Fondazione Fare Cinema
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locandina di "Un Paese di Primule e Caserme"

Un Paese di Primule e Caserme


Regia: Diego Clericuzio
Anno di produzione: 2014
Durata: 68'
Tipologia: documentario
Paese: Italia
Produzione: Cinemazero, Tucker Film, ARPA LaREA
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Post Produzione: Fulvio Burolo
Formato di proiezione: DCP, colore
Vendite Estere: The Open Reel
Titolo originale: Un Paese di Primule e Caserme

Sinossi: Dalla pace di Vienna del 1866 fino alla fine della Guerra Fredda il Friuli Venezia Giulia è stato continuamente disseminato di edifici militari, costruite per presidiare un territorio posto tra due sistemi geopolitici antagonisti. Ma il rapido esaurirsi di quella contrapposizione ha reso rapidamente obsoleto quel complesso di strutture: qual’è il destino di questo patrimonio che è in corso di dismissione e, soprattutto, delle esperienze di chi ha vissuto con e nelle caserme per oltre cinquant’anni?

Sito Web: http://www.primulecaserme.it

Ambientazione: Friuli Venezia Giulia

"Un Paese di Primule e Caserme" è stato sostenuto da:
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Fondo per l'Audivisivo del Friuli Venezia Giulia: 8.000 euro (Finanziato per lo Sviluppo - Primo Bando 2010)


Note:
Il Friuli Venezia Giulia è terra ricca di storia, di dominazioni e battaglie, una terra che in 100 km di “lunghezza” raccoglie la montagna, la collina, la pianura e il mare con due grandi confini, uno a nord e uno a est.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale e l’instaurarsi di quel periodo che prende il nome di guerra fredda la regione viene completamente militarizzata.
Per difendere i confini viene schierato più del 50% dell’Esercito Italiano.
Nel 1989 cade il Muro di Berlino, la situazione geopolitica dell’area cambia in pochi anni, l’Italia sceglie di abrogare la leva obbligatoria e nel 2004 cadono anche i confini a est con la Repubblica di Slovenia diventata indipendente nel 1991.
L’esercito smobilita, circa 400 siti vengono abbandonati: restano oltre 100 km2 di opere militari, di cui il 95% abbandonate, servitù militari sul 50% del restante territorio, un paesaggio mutato, un caso unico al mondo per vastità, tipologia e storia, che parla di uomini, economia, società, politica, ambiente.
Pasolini scriveva di questa terra come di “un paese di temporali e primule”: oggi si potrebbe dire che resti solo “un paese di primule e caserme”.


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