aggiungi un messaggio
Carlo Zanotti  (26/12/2006 @ 23:35)
Due storie vicine alla realtà di quegli anni e non solo... I protagonisti interpretano pienamente i personaggi popolari del calciatore e del cantante. Due persone con caratteri diversi, fisionomie distanti, ma entramabi con uno sguardo profondo, che cela un passato difficile con ferite ancora aperte, un presente drammaticamente simile e un futuro quantomai incerto... L'elemento che spicca e tocca la coscienza dello spettatore (per lo meno la mia!!) è la fragilità umana.. ora mi toccherà guardare gli altri di Sorrentino!!
Elisabetta Grillo  (17/11/2006 @ 21:26)
Qui il film rispetto a quelli succcessivi mi è piaciuto poco, per il semplice fatto che aveva tre storie che secondo me legavano male tra di loro...L'unica pecca di Paolo Sorrentino è che dovrebbe spostarsi dalla sua città d'origine e spaziare un pò con la sceneggiatura e i luoghi cercando di far risaltare la sua origine in altre circostanze senza far pesare troppo il dramma del suo paese altrimenti si pensa che il problema ci sia solo lì! Paolo Sorrentino sorpprendici e tira fuori il meglio che hai di te...sono certa che ancora non sei riuscito a trasmettere al tuo pubblico la vera magia delle tue storie.Quella che hai realizzato fin' ora non è altro, che la punta dell' iceberg!!!
Andrea Battantier  (23/06/2006 @ 00:00)
Cinque David di Donatello tra cui, la migliore regia, la migliore sceneggiatura e il miglior film per le "Conseguenze dell'Amore". Ma il primo film di Paolo Sorrentino è "l'Uomo in Più", storia di due perdenti. 1980: Antonio Pisapia è un calciatore all'apice della propria carriera, Antonio "Tony" Pisapia è un cantante di musica le gera; entrambi sembrano avere il mondo ai loro piedi. Liberamente ispirato alle vicende i Agostino Di Bartolomei e di Fred Bongusto (o Franco Califano ?), il destino dei due protagonisti che sale dolce, e amaro scende inesorabile, si sfiora fino ad incrociarsi, per un attimo. Tony cantante è cinico, spavaldo egocentrico; Antonio calciatore è timido, chiuso, fondamentalmente ingenuo e triste. "Mi sono svegliato tardi", dice Tony Pisapia, e il senso di inadeguatezza nell'affrontare la scomparsa del sogno accompagna i due protagonisti. E il fallimento incide la volontà e l'orgoglio. Tony, che solo pochi anni prima riempiva i teatri, canta ora, in una delle scene più cupe in una piazza gelida e semi vuota. E il calciatore perde il ginocchio, la squadra, la donna, senza vedere altro se non le proprie ossessioni. E quando potrebbe provare almeno a vivere ancora, decide di segnarsi il suo più bel autogol. Un grande primo film, grezzo (la trama è davvero semplice nei suoi aspetti razionali, e piacevolmente confusa via via che si avviluppa nella sfera onirica), generoso, comunque ben fatto, come ben fatta è la canzone di battaglia del Pisapia cantante (colonna del film), canzone azzeccatamente kitsch dedicata alla notte e che il sottoscritto non nasconde di suonare al piano, alle volte, quando ha bisogno di sognare ("e sognare troppo è sempre un po' kitsch" sosteneva lo psichiatra M.Thompson Nati). Gli attori sono bravi, secondo il mio parere, molto. Servillo è potentemente strabordante nel cavalcare i tristi e un po' vuoti anni'80 ed Andrea Renzi ha dalla sua la tenuta del silenzio, l'espressività che nasce dal bisogno di non parlare. Un film sul destino che si sarebbe potuto cambiare, se solo ci si fosse guardati, se solo ci si fosse svegliati prima, se solo... E come accennato, i due "sosia" si incontrano alla fine, per poi darsi alla vita e per darsi alla morte. Vita nell'altro, vita per l'altro. Riscatto, coraggio di vivere de "l'uomo in più", schema di gioco che sfuma dalla disperazione al coraggio e che trova trasposizione nell'opposto alter ego. Nella seconda parte la storia si sviluppa in maniera ripetitiva, ed è un bene perchè si entra nel sentimento di vuoto e di utilità che si insinua ed alberga nei protagonisti, fino alla duplice esplosione finale. Uno soccomberà, uno sopravviverà per l'altro in un poco epico riscatto finale. "I will survive" di loria Gaynor, una musica che accompagna il viaggio nel nulla.

Video


Foto