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Vite al Macello


Autore: Giovanni Anzaldo
Casa editrice: Scatole Parlanti
Anno: 2021
Tipologia: Romanzo
Prezzo: n.d.

Descrizione: Vite al macello è la storia di M., “capostipite” della famiglia A., macellaio di origini siciliane dedito al risparmio e all'alcolismo. È un romanzo autobiografico, ambientato nella provincia matta e disperatissima di Torino, in cui al centro della vicenda c'è l'amore turbolento tra M. ed F., finito malamente dopo quarantacinque anni di matrimonio.

Con un linguaggio dissacrante, ironico e politicamente scorretto ci si addentra nelle dinamiche di una “classica” famiglia di commercianti: il fervore religioso di F., le risse nel retro di una macelleria, gli esorcismi sulle due figlie ed infine il divorzio, la vendita della casa e le conseguenti ripicche e vendette. M. ed F., dopo la separazione, diventano due adolescenti che a colpi di Tinder e tinte ai capelli cercano di rifarsi una vita. In tutto questo ci sono i parenti e gli amici della famiglia A., gente che non ha nulla da invidiare al cast dei Soprano.

La storia comincia quando il livore di M. nei confronti della moglie ha già raggiunto il suo apice, poi si procede a ritroso, nell'inospitale provincia torinese degli anni sessanta dove l'immigrato del sud non aveva vita facile. M. è un Martin Eden che non ce la fa, un antieroe che ce la mette tutta, ma che sbaglia sempre. F. invece è una donna divisa tra gruppi ecclesiastici, famiglia e lavoro, ma

che poi, con un colpo di coda inaspettato, ribalta tutto. E naturalmente ci sono i loro tre figli, spettatori di quell'amabile circo, indecisi se scappare via o farci su un business.

Nelle case non c'è niente di buono, diceva Céline, ma c'è anche qualcosa di profondamente tragicomico che sarebbe un peccato tacere, almeno in questo caso.

Vite al macello è un mazzo di chiavi che ti fa entrare in una casa con vista panoramica su una rotonda ed è un miracolo se, varcando la porta, non si viene colpiti da un piatto, una preghiera o un pintone di vino.