Fondazione Fare Cinema
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I Vincitori della 14. Edizione del "Premio Ilaria Alpi"


I Vincitori della 14. Edizione del
Premio Migliore Reportage Italiano - Brevi
Anna Migotto La Cattedrale - Terra, Mediaset (15')
Motivazione: il petrolchimico di Gela era una speranza contro la disoccupazione, ma nessuno poteva pensare che sarebbe stato il nemico numero uno della salute, un viaggio drammatico attraverso la malattia, la disperazione di chi ha lavorato per tantissimi anni in un impianto che era “la modernità, il futuro” per tutti ed invece si è rivelato come l’altra faccia del progresso.

Premio Migliore Reportage Italiano - Lunghi
Domenico Iannaccone Il Terzo Mondo - W L'Italia, Diretta RAI3 (23'38")
Motivazione: chi abita a Napoli nord, tra Scampia e Secondigliano sa che quel lembo di terra è senza speranza, per questo loro stessi lo hanno ribattezzato: il terzo mondo. Iannacone è entrato in punta di piedi in questo mondo a parte, documentando vite sospese tra paradossi e orrore.

Premio Migliore Servizio da TG
Domenico Piro e Gianfranco Botta Battaglia A Korengal - TG3, RAI3 (2'05")
Motivazione: essere embedded significa stare sotto il totale controllo di chi garantisce della tua vita. Piro e Botta, pur senza sottrarsi alle regole hanno fatto un resoconto asciutto e realistico di un giorno di combattimenti all'interno di una pattuglia USA al confine con il Pakistan.

Premio Migliore Servizio TV Locali e Regionali
Roberto D'Antonio L'Oro di NApoli - Telenapoli, Canale 34 (40' 50'')
Motivazione: un’inchiesta puntigliosa, svolta con rigore e professionalità sulla crisi dei rifiuti a Napoli nell'estate del 2007. Un lavoro che porta alla luce dati e retroscena che servono per capire meglio e giudicare con severità.

Premio Produzione
Pietro Suber e Guido Torlai Argentina: Un Paese sull’Orlo di una Crisi di Nervi - Inedito - 50'
Motivazione: la crisi economica e il boom della psicanalisi in Argentina, sono la chiave per raccontare i paradossi di un paese tra i più ricchi al mondo che è precipitato nella disperazione e nella miseria. L’ironia e l’abilità professionale sono le armi degli autori.


Gwenlaouen Le Gouil Somalie: Partir ou Mourir - Arte Geie/Cargo Culte, Francia (36')
Motivazione: tentare di comprendere cosa spinga donne, anziani e bambini a rischiare la vita in mare pur di scappare da un paese in rovina. La Somalia è l’oggetto di questo reportage che fa vivere l’ansia e la paura di una popolazione .

Premio Giovani
Alessandro Nucci Una Stagione all'Inferno - Tele Iato (11’30’’)
Motivazione: ogni anno migliaia di stranieri vengono impiegati come lavoratori stagionali per raccolta di primizie nelle campagne del sud Italia. Questi lavoratori restano "invisibili" nonostante contribuiscano in maniera fondamentale a un intero settore economico, l'agricoltura.
Un documento che è riuscito a raccontare attraverso il lavoro dei volontari di Medici Senza Frontiere, la drammatica situazione vissuta dagli immigrati a pochi chilometri dai nostri centri abitati.

Premio Scuole di Giornalismo
Marco Ferini Articoli Amari - Master Biennale di Giornalismo, Università di Sassari (10’15’’)
Motivazione: e’ un documentario realizzato grazie alle testimonianze di alcuni operai gravemente feriti sul posto di lavoro. Attraverso i loro racconti si ripercorre il dramma dell'incidente, le sue conseguenze e si parla di possibili soluzioni. A 60 anni dalla nascita, l’autore affianca le storie dei lavoratori agli articoli della Costituzione Italiana.

Premio Critica
Francesco Conversano e Nene Grignaffini Megalopolis - Una realizzazione Movie Movie per RAI3
Motivazione: hanno giocato sul contrasto, Francesco Conversano e Nene Griffagnini, realizzando "Megalopolis", sei film documentari trasmessi da Raitre (Los Angeles, San Paolo, Il Cairo, Shenzen, Karachi, Tokyo). E il contrasto era lì, a portata di telecamera. Loro l'hanno saputo rappresentare bene. Con immagini belle, pulite, senza concessioni a quelle «riprese sporche» che ormai sono diventate maniera. Qui, invece, c'è il gusto grafico dell'inquadratura perfetta, sia fatta di grattacieli, di parchi o di catapecchie.
Ma soprattutto di persone, il ricco e il povero, il privilegiato e il diseredato. Belle immagini, mai fini a se stesse, bensì a servizio della sintesi documentaristica. E della comprensione umana.

Premio Il Lavoro che Non si Vede
Massimiliano Cochi Terra Amara - Reportage sull’Agricoltura in Crisi - SAT 2000 (29’58’’).
Motivazione: ogni sette minuti in Italia, un'azienda chiude i battenti. Da questo dato allarmante, reso noto dall'Istat, prende il via il reportage. Il viaggio che racconta il Lavoro che non si vede degli agricoltori, si snoda tra Sardegna, Sicilia e Campania.

Premio Il Lavoro che Non si Vede Under 15’
Nevio Casadio Una Storia Sbagliata - RT Rotocalco Televisivo - RAI 3 (6’)
Motivazione: la testimonianza di Giuditta Cotena. Insieme al compagno aveva deciso di vivere una vita dignitosa al nord, abbandonando la precarietà di una esistenza piena d’incognite nel napoletano. Il compagno, operaio in un pastificio, un mattino qualunque resterà dilaniato tra le pale dell’impastatrice. Dopo gli accorati appelli del Presidente della Repubblica sulle quotidiane morti sul lavoro, questo reportage rappresenta con sensibilità il dramma che tante famiglie vivono.

Premio Miran Hrovatin
Bernardino Marco Tomei Nero Artico - Speciale TG - LA7 (50’)
Motivazione: le immagini parlano, incantano e raccontano le conseguenze del global warning sull'artico (riscaldamento globale è il termine usato per descrivere l'aumento nel tempo, della temperatura media dell'atmosfera terrestre e degli oceani) e per tutto il pianeta.

08/06/2008, 21:29