Note di regia del documentario "Giving Voice - La Voce Naturale"

Ho incontrato Kristin Linklater la prima volta nel 1983, partecipando come attore ad un suo seminario di 4 settimane. Poi l’ho persa di vista, fino al 1997, quando l’ho rintracciata a New York. Da allora l’ho seguita in varie parti del mondo. Nel 2001 ho filmato, con la mia piccola Sony, il suo Training per Insegnanti in Germania, e nel 2003 un altro Training negli Stati Uniti, a Boonville (New York). In entrambi i casi, il materiale girato è stato utilizzato esclusivamente a fini didattici all’interno del gruppo di insegnanti. Ma nel farlo e nel guardarlo ho cominciato a sentire che c’era qualcosa in questo lavoro straordinario che avrei voluto comunicare ad un pubblico più ampio, in quanto documento di un processo che l’attore può affrontare nella sua preparazione ma anche, e soprattutto, per ciò che nel particolare lavoro di un attore ha a che fare, più universalmente, con l’essere. Vedevo delinearsi una storia, con un suo protagonista: le vibrazioni della voce umana. Mi figuravo di poter raccontare del respiro che si fa tocco del suono, il tocco di quel primo suono che si amplifica in vibrazioni, le vibrazioni della voce che trovano colori e risonanze e si fanno parola e poi discorso e infine testo, il testo di uno script.
Un giorno l’isola di Stromboli, col suo vulcano, e le storie dalle Metamorfosi di Ovidio, mi sono parsi il luogo e il testo giusto per collaborare al progetto di questo racconto. E quando guardo adesso il documentario che abbiamo composto, questo “Giving Voice”, mi sembra che sia un film sul lavoro di Kristin Linklater alla luce di Stromboli e delle 7 storie da Ovidio tradotte da Ted Hughes così come un film su Stromboli, per come viene bagnata dalla luce del Metodo Linklater e delle Metamorfosi. E infine mi sembra che il documentario tratti in fondo di “metamorfosi”, nella prospettiva della voce umana e degli elementi naturali che animano Stromboli.

Alessandro Fabrizi