Fondazione Fare Cinema
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"Finché l'Emilia Va": la storia della regione "rossa"
e del vuoto creato dalla scomparsa del PCI


Cosa ha rappresentato il PCI nell'Emilia-Romagna? Come è stato vissuto e cosa è il PD per la popolazione della "regione Rossa" di Italia? Queste sono le domande che Daniele Coluccini cerca di sviscerare nel suo documentario "Finché l'Emilia Va", presentato al Cinema Lumiere di Bologna durante la 16° edizione del Festival Visioni Italiane. La narrazione parte da Cavriago (RE), il paese del busto di Lenin, emblema del comunismo all'italiana in cui la piazza centrale è dedicata a Don Giuseppe Dossetti, e tra interviste (Max Collini, Gianfranco Pasquino, Giuseppe Dossetti, Salvatore Caronna, Orietta Berti, Giampaolo Balestrini, Vincenzo Delmonte, Paola Bonora, Fra Paolo Barabino e Mirko Tutino) ed immagini dell'Emilia-Romagna viene a galla il tramonto del mito dell'Emilia rossa, che deve fare i conti con una Lega Nord che guadagna consensi e un Partito Democratico ancora in cerca d'identità.

Pur con dei limiti visivi ed un approccio narrativo molto semplice, il documentario pone nello spettatore degli interrogativi sulla "deriva" della sinistra italiana, che sta sempre più suscitando un dibattito anche nelle aree geografiche dove aveva governato da anni e dove il "walfare" che era riuscito a creare con anni di saggia amministrazione politica sembra essere scomparso.

Per concludere, il titolo del documentario "Finché l'Emilia Va" è una "storpiatura della canzone di Orietta Berti "Finchè la Barca Va", portata dagli autori dell'opera come il simbolo di questa operosa e prospera regione italiana, in cerca oggi, di una identità e di quel vuoto creato dalla "diaspora" del PCI dopo la caduta del muro di Berlino.

28/02/2010, 15:27

Simone Pinchiorri