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Note di regia del film "Una Cella in Due"


Note di regia del film
Ero a girare una fiction TV all’estero quando sono stato chiamato a “mettere le mani” su un progetto artistico già elaborato da altri con il compito di farlo mio, ma di renderlo nel contempo quanto più attinente alla finalità che gli autori si erano proposti e devo confessare di aver avuto all’inizio non poche perplessità.
L’ho considerata quasi una sfida e inoltrandomi sempre più nell’esame del progetto, confortato dall’entusiasmo dei produttori, degli autori e della troupe, ho avuto chiara la sensazione che quella sfida poteva essere vinta.
Mi sono così trovato da un giorno all’altro a far parte di una “squadra” che mi ha fatto sentire un componente fondamentale. Subito mi è apparso tutto più facile e le mie iniziali perplessità si sono magicamente volatilizzate.
Gli attori sono stati fantastici, fornendo spunti e idee continuamente durante la lavorazione del film.
Abbiamo girato in digitale, sia per sperimentare le nuove tecnologie, sia perché il film era abbastanza complicato dal punto di vista logistico e per il poco tempo a disposizione per le riprese e c’era quindi la necessita di essere agili e flessibili negli spostamenti.
Dal punto di vista stilistico, la caratteristica di questo film è il suo svilupparsi attraverso le emozioni e le vicende private dei due protagonisti.
Il nodo fondamentale della storia è il rapporto tra un “ ricco” e un “ povero” che si ritrovano costretti nella stessa cella senza, oltre a tutto, sapere di avere qualcosa che li accomuna nel passato. Ma è attraverso le vicende private e le emozioni dei due protagonisti che si delineano le problematiche sociali, e non il contrario
Quindi, quella che raccontiamo, è anche la storia di un’amicizia che nasce tra i due protagonisti: Angelo e Romolo. Ogni momento di commozione, di commedia, di identificazione, passa attraverso di loro. Anche quando i momenti drammatici riguardano altri personaggi, li viviamo sempre attraverso gli occhi dei due protagonisti. In questo senso “ Una cella in due”, è anche un “ film d’attori”. Quasi senza che ce ne accorgessimo i due personaggi hanno preso vita autonoma e si sono delineati attraverso un grande lavoro di definizione psicologica dei caratteri.
Per concludere, “Una cella in due” è una commedia, a volte romantica, che racconta due personaggi che appartengono alla nostra epoca. E’ fondamentalmente la storia del loro rapporto, di ciò che vivono all’interno del carcere e di ciò che hanno vissuto nella vita fuori. E’ il racconto del destino che li ha uniti ancora prima che si conoscessero e che alla fine li dividerà anche contro la loro volontà. Ma come nella vita reale, i due personaggi sanno che non bisogna mai arrendersi, perché anche nelle peggiori situazioni tutto può sempre cambiare in un istante.

Nicola Barnaba