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Festival di Cannes 2011: "Habemus Papam"
conquista il pubblico francese


Nanni Moretti: "E’ un film ambientato nell’oggi ma senza alcun legame con l’attualità. Il mio è un Papa inventato. La storia è quella di un uomo eletto pontefice, che sembra non riuscire a farcela"


Festival di Cannes 2011:
A 10 anni dalla Palma d’Oro con "La Stanza del Figlio", Nanni Moretti torna al Festival di Cannes con "Habemus Papam", un lungometraggio dal soggetto originale, paradossale, (la fuga dell’eletto alla succesione di Pietro) e dalla fattura cinematografica che sfiora la perfezione. Il film eccelle sia nella coralità delle scene d’insieme, reali più del reale, sia nell’analisi dei personaggi, in particolare dei “principi della Chiesa”. Moretti da fine osservatore li filma più come uomini che come cardinali e ne sa cogliere la loro diversità e i loro tic in un contesto multietnico folcloristico. Altra qualità essenziale di "Habemus Papam" è il sapiente dosaggio delle vicende pubbliche sulle quali si innestano quelle umane e le sue osservazioni umoristiche ed esilaranti su tutti e su tutto. Però le osservazioni, che non sono mai dissacratorie, mettono ben in evidenza l’umanità e le debolezze degli anziani uomini di chiesa. Sublime fotograficamente tutto l’apparato ludico del torneo di pallavolo che accumuna i cardinali proveniente da tutte le parti del mondo più che il conclave stesso e anche la danza liberatoria

Di "Habemus Papam", Nanni Moretti, che ne è anche lo sceneggiatore insieme a Francesco Piccolo e Federica Pontremoli, ha dichiarato “ E’ un film ambientato nell’oggi ma senza alcun legame con l’attualità. Il mio è un Papa inventato. La storia è quella di un uomo eletto pontefice, che sembra non riuscire a farcela”.

La dolorosa vicenda del cardinal Melville che dopo due fumate nere viene eletto Papa ricorda la vicenda storica di Celestino V, (Pietro del Morrone 1215-12 96) il Papa del gran rifiuto per motivi puramente spirituali. Nel lungometraggio di Moretti invece il titubante pontefice che vuole cercare nell’ abdicazione e la fuga la soluzione dei suoi problemi ha il sostegno non di un “padre spirituale”, ma di uno psicanalista, non credente, ma eccellente nella professione, il professore Brezzi, interpretato con brio, umorismo e bravura da Moretti stesso. Con il suo intervento e quello di sua moglie, la psicanista affetta da il complesso del “deficit di accadimento” il credo di Freud cerca di sostituirsi a quello millenario di “Santa Madre Chiesa”, ma invano. Michel Piccoli, calato a perfezione nel ruolo del cardinale Wilson, papa rinunziatario dopo titubanze e fughe dal mondo claustrofobico del conclave e immersione temporale nella vita reale si congeda con questa parole dai suoi confratelli e dai fedeli dal balcone di Piazza San Pietro, lasciando tutti costernati “ Non sono la guida di cui avete bisogno”. Questo suo accomiatarsi è solo quello di un uomo onesto che riconosce la sua incapacità o è anche quello della Chiesa che non si sente più in grado di essere la guida spirituale dei cattolici d’oggi ? Ad "Habemus Papam" e Nanni Moretti la risposta !

13/05/2011, 14:00

Martine Cristofoli