Note di regia del documentario "Reato di Vita"

Il film, che ha il carattere visionario della poesia della Merini, è un docu-fiction suddiviso in due piani narrativi: da una parte la vita, raccontata attraverso l'interpretazione di Carla Chiarelli e l'utilizzo esclusivo dei testi della poetessa; dall'altro le rappresentazioni interiori, le ossessioni, rese attraverso videoinstallazioni che trasmettono le tipiche metafore e il carattere onirico del personaggio. Le videoinstallazioni sono girate in pellicola 16mm con l'utilizzo di proiezioni. Mentre la struttura narrativa portante è girata in digitale ad alta definizione.

Elena Maggioni