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FILIPPO PUCILLO: Quando ho saputo che "Terraferma"
concorrerà per un posto agli Oscar ho pianto


Il regista Emanuele Crialese lo scoprì quando aveva soli nove anni. Da allora è cominciata la loro amicizia e una lunga collaborazione che conta "Respiro", "Nuovomondo" e "Terraferma", presentato in anteprima alla 68a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia e candidato italiano a concorrere per un posto agli Academy Awards, di cui è protagonista. Sogni, speranze e ambizioni di un nuovo talento del cinema italiano.


FILIPPO PUCILLO: Quando ho saputo che
Sei stato scelto da Emanuele Crialese per "Respiro" quando avevi solo nove anni. Già allora sapevi di voler lavorare nel cinema?

In realtà no. La prima volta che ci incontrammo ero sulla spiaggia di Lampedusa, intento a preparare il mio amato falò con gli amici. Dopo esserci conosciuti, ricordo che tirò fuori una telecamerina per riprendere ciò che facevo e nei giorni successivi siamo diventati sempre piu amici. Poi ripartì per Roma, girò un documentario sul mio falò e vinse un premio. Un anno dopo tornò a Lampedusa, mi confessò di essere un regista e mi propose di girare "Respiro".

Cinque anni dopo hai lavorato in "Nuovomondo" e adesso in "Terraferma". Che genere di regista è Crialese e quanto ha influito nella tua crescita professionale?

Mi ha insegnato davvero tante cose e mi ha sempre trattato in modo paterno. E' un bravo regista ed è molto umile con tutti. Per girare "Nuovomondo" siamo stati a Buenos Aires per cinque mesi. Abbiamo lavorato molto ma ci siamo anche tanto divertiti.

"Terraferma" tratta il tema degli sbarchi clandestini, molto forte ed attuale. Come hai scelto di preparare il personaggio di "Filippo", tu che sei nativo di Lampedusa?

Nel film non rappresento altro che me stesso, un pescatore isolano particolare ma divertente. Ero proprio a Lampedusa quando successe il dramma. Ne arrivavano cinquecento ogni giorno, diretti verso la Francia dove hanno famiglia e sperano di trovare lavoro. L'isola ha risposto davvero bene e tutti i miei paesani hanno fatto del loro meglio, offrendo loro da mangiare o un posto per lavarsi.

"Terraferma" concorrerà per un posto nella cinquina per gli Oscar. Come vivi questo momento?

Il film è una sorta di creatura che tenta di dare risposte a tutti, persino agli animali. Ci sono particolarmente affezionato e quando ho scoperto che concorrerà per un posto agli Oscar, mi sono messo a piangere. Sono molto felice, ma so bene che sarà difficile riuscire ad approdare in America.

Nella tua filmografia compare anche "Piede di Dio". La commedia è un genere in cui ti rivedremo lavorare ancora? Che progetti hai per il futuro?

Chi lo sa, per adesso mi godo questo bel momento. Poi l'idea è quella di partire per Roma e studiare dizione, perchè desidero un futuro migliore e so che Lampedusa non potrà offrirmelo. Con il tempo dovrò riflettere su tante cose, ma per adesso cerco di rimanere con i piedi per terra e sogno l'Oscar!

08/10/2011, 12:16

Antonio Capellupo