TOHORROR 2011 MORITURIS: gli antichi romani e lo splatter
Non è per nulla semplice raccontare "
Morituris" senza svelare troppo della trama. Un film dai toni splatter che
punta tutto sull'efferatezza di quanto succede (senza dire a chi o perché)
e sulla resa degli effetti speciali (affidati all'esperienza di
Sergio Stivaletti), decisamente meno sui dialoghi e sulla recitazione.
Una campagna presso Roma, "segnata" da un gran numero di
lapidi risalenti ai tempi dell'Impero, è lo scenario di una gita di famiglia, mostrata prima dei titoli con il montaggio di un "finto" Super8 (poco realisticamente parlato e montato, ma tant'è...). Appartatosi con la nipotina, lo zio sembra voler abusare di lei, quando improvvisamente
dal nulla escono fuori soldati-fantasma che fanno fuori tutti, bambini compresi. Questo il prologo.
La scena riparte dall'oggi, con
tre ragazzi romani e due turiste straniere che si muovono nella notte alla ricerca di un rave, ricerca che li porterà negli stessi luoghi "presidiati" dai soldati. Di più non si può dire, se non che
si capisce come questi fantasmi vigilino su quanto succede su queste terre e si mettano in azione quando vedono della violenza.
Inutili (per non dire penalizzanti) le scene che vedono protagonista il "guru" del gruppo, impegnato a casa sua in divertimenti poco consoni (scollegate dal tutto, sono solo efferate), mentre lo sviluppo a (parziale) sorpresa della storia nei boschi
regge il ritmo e la tensione.
La recitazione è sotto il livello di guardia, specie per quanto riguarda i maschi del gruppo. Troppo caricati e innaturali, meglio le due ragazze straniere, specie nella fase "vittime in fuga". I dialoghi sono quasi imbarazzanti, ma per fortuna si limitano solo alla primissima fase del film per lasciare poi spazio a urla e lamenti...
12/11/2011, 22:24
Carlo Griseri