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Note di regia di "Amaro Amore"


Note di regia di
Da anni pensavo a questa storia. C’era la voglia di raccontare, di far sapere che l’amore è uguale per tutti, un sentimento universale, un’emozione che tocca il cuore di ognuno di noi.
Non esistono differenze, non sussistono diversità. Esiste l’amore, ed ognuno è libero di manifestarlo come meglio crede.

Il sogno era quello di ambientarlo nella mia terra adottiva, Salina, piccola isola dell’arcipelago delle Eolie. Sin dai primi giorni della mia vita spesso mi portavano in questa magnifica e incontaminata perla circondata dal mare. Mi affascinano la sua natura, i suoi odori, i suoi tramonti e le sue albe, le sue baie, la sua roccia ed infine la forza magnetica dell’isola stessa, che rende tutto così magico, così incantato e straordinariamente limpido, puro, etereo.

Volevo raccontare un argomento che non avevo mai affrontato, cercare di capire qualcosa che non mi appartiene ma che si può condividere, accettare, rispettare. Ho riflettuto molto prima di immergermi in un progetto così delicato e la mia decisione è stata quella di mettere alla prova la mia passionalità, la mia sensibilità rispetto ad un valore che regge le colonne della vita, l’amore, che è qualcosa che tutti noi conosciamo ma che nessuno di noi sa esattamente cosa è realmente. Ci è stato donato, ed è questo che forse ci porta a giudicare persone che secondo noi lo manifestano in modo differente. Ognuno di noi vuole che tale dono sia per tutti come lo si immagina per sé, ma fortunatamente non è così. E’ bello poter osservare, poter guardare le diverse forme ed espressioni d’amore, un sentimento così soggettivo.

I personaggi sembrano vivere in un mondo quasi senza tempo, dove un dramma personale si mescola ad un sentimento universale. Santino è rimasto segnato dall’assenza del padre, e poiché è scomparso in mare, lui gli parla come se fosse lì, in mezzo all’acqua. L’arrivo di André e Camille rompe gli equilibri dell’isola, scioglie il cuore di Santino che troverà la chiave del suo cuore e scoprirà la sua vera identità.

Ho rivisto più volte lo scritto, ho meditato a lungo su ciò che mi sarebbe piaciuto far vedere al pubblico e così, piano piano, ho trovato quello che la mia mente immaginava: una storia di poesia e amore, una storia incentrata sui sentimenti e le emozioni, una storia dove il paesaggio ha la sua importanza, e dove lo stesso paesaggio parla ed esprime i suoi stati d’animo. Spero sia un film che possa far riflettere ed emozionare.

Francesco Henderson Pepe