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VENEZIA 69 - Mazzacurati e il suo doc in Africa


Mazzacurati parla del suo documentario sui medici della CUAMM impegnati in Africa. LA RECENSIONE di Cinemaitaliano.info


VENEZIA 69 - Mazzacurati e il suo doc in Africa
Carlo Mazzacurati
Alla presentazione Carlo Mazzacurati è sintetico “Io non compaio, lascio spazio ai medici, i veri protagonisti del film.” E aggiunge “Sottolineo il “con”del titolo, che sta ad indicare lo spirito con cui si muove il CUAMM, reclutando persone disposte, in Africa, ad accompagnare più che a dirigere.”

Che strategia ha seguito nelle riprese?

"Nessuna. E' stato un lavoro realizzato in modo rapido e impulsivo. Seguivo l'idea di racontare un mondo che non conoscevo man mano che lo scoprivo, in tempo reale".

Ci può spiegare il significato del “fuori concorso” alla 69 Mostra del Cinema di Venezia?

"Abbiamo inviato "Medici con l'Africa" alla Mostra. Ci hanno proposto di proiettarlo fuori concorso e noi ben volentieri abbiamo accettato".

La Sala Biennale, 1500 posti, è strapiena. Molti vengono da Padova, la città di Don Luigi, colui che, come mostrato nel film, da anni tesse le fila per coinvolgere medici, cattolici e no, in questo progetto, nato nel 1950 per rendere l'accesso ai servizi sanitari essenziali un po' più disponibile a quel vasto mondo che ne è totalmente sprovvisto. E per formare medici locali, che restino nel luogo in cui sono nati, invece di dirigersi nelle città, allo scopo di arricchire più che di curare.

Le immagini di Africa che il film ci rimanda dicono più di tante parole come si può creare la bellezza lasciandosi affascinare dalla vitalità che zampilla dai colori degli abiti e dalle risate dei bambini. Il degrado, con la regia di Carlo Mazzacurati e la fotografia di Luca Bigazzi, si trasforma in un magico caleidoscopio che dice di speranza, di condivisione senza giudizi che alcuni riescono a realizzare.

Lucia Evangelisti

30/08/2012, 14:16