"La nostra vita" su Raitre
Una serata di grande cinema quella di Rai3, venerdì 5 settembre con il film in prima tv di Daniele Luchetti "La nostra vita", interpretato da uno straordinario Elio Germano.
Claudio è padre di due figli e la moglie Elena è incinta. Lavora nell'edilizia, ha una sua squadra di operai quasi tutti irregolari e in nero. Durante il parto la donna muore dando comunque alla luce il terzogenito, Vasco. Il dolore sconvolge Claudio, che inizia a tirar fuori il peggio di sé. Il suo unico pensiero è quello di guadagnare soldi, utilizzando dei sistemi a lui ben noti, ma che fino a quel momento non aveva voluto adottare. Vuole diventare un palazzinaro senza scrupoli, ma presto perderà il controllo della situazione e, per poter risalire a galla, chiederà l'aiuto finanziario e non solo della propria famiglia. Luchetti costruisce "La nostra vita" intorno al personaggio interpretato da Elio Germano e viene ricambiato dall'attore, che sforna un'interpretazione da Oscar, che gli ha fatto vincere la palma d'oro come miglior attore al Festival di Cannes. Il tema trattato è inspiegabilmente assente nella cinematografia italiana degli ultimi anni: la vita di Claudio sembra perfetta, ma inizia a crollare quando decide di non denunciare la morte bianca che avviene nel cantiere dove lavora.
Non è colpa sua se quella guardia rumena, irregolare e ubriaca, è caduta in un fosso del cantiere. Denunciare la morte di quell'uomo vorrebbe dire sospensione dei lavori, controlli della polizia e ritardi nella consegna della palazzina. Il regista mostra tutto quello che c'è dietro "l'ufficio vendite" dei palazzi che spuntano come funghi nelle periferie delle grandi città italiane e la periferia romana è lo scenario perfetto per portare sullo schermo l'Italia degli stranieri invisibili, delle morti bianche, dei centri commerciali che sostituiscono le piazze. La sola ricetta per poter guarire questa società malata data da Luchetti è il calore e l'amore della famiglia.
04/10/2012, 14:32