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"Lucciole per Lanterne" vince il Premio “Legalità al Cinema”


La due giorni di proiezioni dedicata al cinema documentario e ai temi della legalità, che ha visto protagoniste alcune fra le migliori pellicole nazionali e internazionali , si è conclusa la sera di domenica 14 luglio con la consegna del Premio “Legalità al Cinema”.

Il Premio “Legalità al Cinema” nato dalla collaborazione tra il Festival e Banca Etica viene assegnato alla pellicola per la forza con cui affronta un tema centrale dei nostri tempi: la privatizzazione dell’acqua facendone un racconto intenso ed emblematico di quell’equilibrio precario che costringe moltissimi individui che rifiutano di piegarsi a una concezione di modernità che non appartiene loro e che, anzi, decidono di combattere il “futuro” per proteggere la propria identità, il proprio mondo e il proprio passato.

Vincitrice quest’anno è stata l’opera "Lucciole per Lanterne" di Stefano Martone e Mario Martone. Il documentario della coppia registica napoletana racconta la situazione drammatica del Cile di Pinochet dopo la privatizzazione delle risorse idriche avvenuta nel 1981. L’immagine è quella di un Paese in balia delle imprese legate allo sfruttamento idroelettrico e su cui incombono gli interessi di potenti multinazionali. Il racconto si snoda fra passato e presente, attraverso la storia e le testimonianze di tre donne che provano a difendere strenuamente la propria terra dai giganti idroelettrici che vorrebbero calpestarla imponendo un’idea di progresso che a loro non appartiene. La lotta per l’acqua diventa la difesa di un bene comune, imprescindibile e irrinunciabile oltre che la salvaguardia di un patrimonio ambientale. In tal senso il film è capace di affrontare con coraggio e intelligenza le grandi questioni che tormentano il rapporto fra individuo e modernità, società e progresso, passato, presente e futuro. Mai come ora, gli individui ai margini sembrano davvero eccezioni isolate, costrette a resistere combattendo battaglie spesso impari.

Stefano e Mario Martone, già autori di lavori di documentazione sociale e antropologica in collaborazione con ONG ed enti pubblici, in Bosnia, Sud America, Palestina e Libano, sono autori dei documentari "Sette Storie di giovani migranti", "Ascoltare Sahrawi", quattro proiezioni sul conflitto del Sahara occidentale, "Uno sguardo attraverso", diario video degli “Annual courses of digital photography and video” tenuti a Beirut. Nel 2011 partecipano al progetto "Napoli 24" con l’episodio "Non è un paese per ragazzini".

16/07/2013, 13:20