Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

SOTTO18 - Laura Halilovic e il suo cinema "rom"


La regista torinese di origine rom protagonista al Sottodiciotto Film Festival


SOTTO18 - Laura Halilovic e il suo cinema
Laura Halilovic
"A questo festival devo davvero molto", ammette con sincerità la giovane regista Laura Halilovic, rom di origine bosniaca nata e cresciuta a Torino, che nel 2007 alle soglie dei 18 anni vinse il concorso Off del Sottodiciotto Film Festival con il cortometraggio d'esordio, "Illusione". Un corto in cui si è avvalsa della collaborazione prestigiosa di professionisti del cinema come Davide Tosco e Nicola Rondolino: "Colgo l'occasione per ringraziarli, in particolare Nicola che spero mi possa ascoltare da lassù", ha spiegato riferendosi alla recente dolorosa scomparsa del regista e critico. "Erano venuti a Falchera, il quartiere in cui vivo, per girare un documentario ("Sei. Radici in superficie") e io gli diedi una mano per spiegargli come muoversi nella zona, ma solo se mi promettevano di aiutarmi poi loro con il mio corto!".

Idee chiare e forza di volontà hanno segnato da subito la carriera di Laura Halilovic, autrice nel 2009 dell'acclamato documentario "Io, la mia famiglia rom e Woody Allen" e oggi reduce dalla sua opera prima nel lungometraggio di finzione (uscita il 24 luglio 2014 in sala con Good Films), "Io Rom Romantica", riproposto in questo speciale omaggio del Sottodiciotto a Torino.

Ascoltando la sua storia personale è impossibile non riconoscerne alcuni tratti nel film, girato negli stessi luoghi torinesi e con una protagonista molto simile a lei. "Amo Torino e raccontarla mi sembra il modo migliore per esprimere questo amore", ha spiegato. "La mia prossima sceneggiatura si svolgerà a Parigi, ma ho imparato che un regista non deve mai raccontare i propri progetti troppo presto" (e la mente va alla scena di "Io Rom Romantica" in cui un'idea del personaggio principale le viene 'scippata' da un collega avido.

C'è tanto di Laura Halilovic nei suoi film, come del resto di ogni autore nelle proprie creazioni: dalle sue origini familiari alla sua voglia di fare cinema, dalla presenza costante di Woody Allen (che torna come un feticcio anche nel lungo di finzione!) all'amore per il cinema, che traspare in ogni suo fotogramma.

10/12/2014, 12:07

Carlo Griseri