Martedì 23 dicembre, ore 18.00, il Circolo del Cinema Dino Risi presenterà il documentario
"Napoli Signora" di Fabrizio Corallo.
Questo nuovo lavoro del giornalista-regista, prodotto dalla RAI e presentato in anteprima al Prix Italia, è
un omaggio alla città di Napoli, raccontata da due punti di vista distinti e al tempo stesso convergenti, quelli di Raffaele La Capria e di Renzo Arbore.
La Capria, partenopeo DOC, autore di capolavori come "Ferito a morte" e "Capri e non più Capri", è stato da sempre critico nei confronti di ogni raffigurazione stereotipata e cartolinesca della sua città, che ha finito col prevalere, per usare le sue parole sulla «Napoli dimenticata, sull’altra faccia di una città che ha dato i natali a Benedetto Croce, Salvatore Di Giacomo, Sebastiano Maffettone. Dei De Luca, dei Rosi. Amata persino da Donizetti che, bergamasco, le dedicò "Canzone marenara". Quella città che non si è saputa raccontare nei romanzi così come ha saputo fare quella siciliana descritta da De Roberto e Tomasi di Lampedusa. Invece ha eccelso nel pensiero e nella speculazione filosofica». Invece Arbore, foggiano, in quanto studente universitario alla Federico II, è diventato un napoletano d'adozione, segnato in modo indelebile dalla vitalità musicale e artistica del capoluogo campano? Secondo lo showman, «la retorica è portare in giro Le Vele, Secondigliano, Scampia. Il mio è anticonformismo, perché canto quello che a Napoli non si vorrebbe più cantare». La Capria e Arbore, nel corso del documentario di Corallo, danno vita a una lunga conversazione in cui, anche attraverso aneddoti gustosi, descrivono la straordinaria e persistente vitalità di una città amatissima.
Nel corso della serata, prima e dopo la proiezione, Fabrizio Corallo dialogherà con Lorenzo Procacci Leone e Vito Santoro.
Ingresso libero.