FRANCESCA MARINO - Il corto e l'Action Movie


Al Cortinametraggio con "L'uomo senza Paura" ama il cinema d'azione e Tony Scott. Dal centro Sperimentale fa esperienza con i corti in attesa della grande occasione


FRANCESCA MARINO - Il corto e l'Action Movie
Francesca Marino, regista di "L'Uomo senza Paura" (Foto M. Mignani)
Tra i giovani autori presenti a Cortina con il loro contometraggio c'è Francesca Marino, regista di "L'Uomo Senza Paura", saggio di diploma al Centro Sperimentale. Un film in cui il rapporto padre figlio è al centro di vicenda dove l'azione svolge un ruolo importante.

Di cosa parla il tuo corto in Concorso qui a Cortina?

"È la storia di uno stunt man, presissimo dal suo lavoro, che non riesce ad avere un rapporto con suo figlio di 6 anni. Un papà che non sa fare il papà... e quando dimentica di nuovo il compleanno del bambino ha solo un modo per farsi perdonare. Nell'arco del corto riesce a diventare un po' più papà. Daniele Pecci, che ha interpretato lo stunt man, si è molto identificato nel personaggio come tutti gli stunt con cui avevo parlato per interpretare quel ruolo".

Pensi che il cortometraggio si un mezzo per arrivare al film lungo oppure si può considerare qualcosa a sé?

"Il corto è una delle cose immortali e bisognerebbe continuare a farne perché è un ottimo mezzo d'espressione; aiuta a sviluppare il senso della sintesi, a racchiudere tutto l'essenziale scartando il superfluo. Il problema è che in Italia c'è poco mercato, c'è la vetrina dei Festival, qualche acquisto tv ma dovrebbe sicuramente aumentare lo spazio".

Dopo "L'Uomo senza Paura" cosa stai preparando?

"Sto aspettando la risposta del Premio Solinas Experimenta in cui, quest'anno, sono finalista con due progetti. Saprò qualcosa a fine mese quando ci sarà l'annuncio e la premiazione. È un premio per sceneggiatori e registi under 35 che ti aiuta a sviluppare la tua idea, a girare una specie di pilota e a trovare un produttore".

E più a lungo termine?

"Spero di fare cinema d'azione... il mio regista preferito è Tony Scott e il mio genere, quello che vorrei fare al cinema, è proprio l'action movie. Lo so, è roba un po' coatta ma veramente fichissima. Anche nel mio corto ho messo azione e ne avrei voluta ancora di più, ma ovviamente i mezzi erano limitati. Mi piace molto il piano sequenza, senza fronzoli stilistici, ma solo perché entra bene nella scena e racconta "da dentro". Della regia mi piace molto la direzione degli attori".

Cos'altro fai oltre al cinema?

"Faccio la fotografa. Ritratti ad attori e attrici per i loro book fotografici. È un lavoro interessante che mi dà da vivere. In attesa di fare la regista a tempo pieno..."

20/03/2015, 10:14