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#CA2015 - Luc Jacquet: "Solo il cinema può darci le giuste emozioni"


Il regista premio Oscar per "La marcia dei pinguini" ospite a Torino di Cinemambiente


#CA2015 - Luc Jacquet:
Luc Jacquet a CinemAmbiente 2015
Chiusura in bellezza per l'edizione numero 18 di CinemAmbiente a Torino, con la presenza in sala del regista Luc Jacquet (premio Oscar per "La marcia dei pinguini) a presentare, insieme a Luca Mercalli, il suo ultimo lavoro, "La Glace et le ciel", presentato in anteprima all'ultimo festival di Cannes e in uscita in Francia dal 21 ottobre (tanti i paesi, europei e non, in cui è in programma: l'Italia, purtroppo, ancora manca).
Il documentario racconta la vita e le scoperte di Claude Lorius, studioso dei ghiacci dell'Antartide e figura fondamentale per gli studi sul riscaldamento globale.

Cosa la attrae così tanto dell'Antartide?

Luc Jacquet
: Non so bene perché mi piaccia così tanto, i motivi credo siano tanti. Da quando nel 1992 ci sono stato come ricercatore - ai tempi ero biologo, non ero ancora diventato regista - mi attrae: il paesaggio selvaggio e potente, la necessità di mettersi alla prova di fronte alla natura, le fondamentali relazioni umane che devono nascere per sopravviverci, e anche la mia voglia ogni tanto di allontanarmi da tutto e tutti...

La forza delle immagini è davvero così importante nella nostra epoca?

In questi anni le immagini sono ovunque, sempre, non facciamo altro che condividerne. Sono importanti, certo, ma io credo soprattutto nell'importanza del cinema. Abbiamo bisogno di emozioni e di emotività, e credo che solo l'essere in sala per un'ora e mezza, al buio di fronte a un grande schermo che ti racconta una storia possa riuscire nell'intento.

Chi è Claude Lorius, e perché è così importante?

Claude ha dedicato la vita alla ricerca, rischiando la vita più volte in posti pericolosi per amore del suo lavoro. È uno dei più grandi scienziati del secolo, sono tante le scoperte che gli dobbiamo ma due in particolare lo faranno ricordare per sempre: l'esser riuscito a dimostrare in modo incontrovertibile la relazione tra aumento dei gas serra e aumento della temperatura, e aver scoperto che nell'ultimo secolo questa è cresciuta in modo continuo come mai prima negli ultimi 100.000 anni.
Nessuno all'epoca gli credeva, veniva deriso e osteggiato. I fatti gli hanno dato ragione, e ora tutti parlano della situazione basandosi sui suoi studi: nella gravità del problema, questa consapevolezza diffusa dà a Claude ottimismo nel nostro prossimo futuro.

Quali sono i suoi prossimi progetti?

Ne ho due in ballo, ma non so quale partirà per primo. Uno riguarda un grande progetto che punta a dimostrare come ogni creatura sul nostro pianeta sia interconnessa, è un lavoro sulla biodiversità che prevede la partenza di cinque spedizioni in giro per il mondo.
L'altro è francese: sono molto attratto dai motivi per cui l'uomo primitivo abbia inventato l'arte, e perché gli animali ne siano stati da subito protagonisti, e quindi sto preparando un film sulle grotte di Lascaux in Dordogna.

12/10/2015, 09:20

Carlo Griseri