FdP 56 - LORO DI NAPOLI: tra calcio ed integrazione

L'Afro-Napoli United è una squadra di calcio composta da migranti, italiani di seconda generazione e napoletani, l'unica in Italia di questo genere. A gestirla è Antonio, un uomo di Napoli, che ha un grande sogno nel cassetto: portare a giocare i suoi calciatori nei campionati dilettantistici della FIGC. Non è facile riuscire a superare la burocrazia, perché alcuni dei suoi ragazzi, pur vivendo da tempo nel nostro paese, non hanno ancora i documenti in regola.

A raccontare la favola di questo team è stato Pierfrancesco Li Donni nel documentario "Loro di Napoli", prodotto da Own Air in collaborazione con Minollo Film, che si sviluppa nell'arco temporale di una stagione calcistica, quella che porterà l'Afro-Napoli, dalla sua costituzione al raggiungimento della promozione nella categoria superiore.

Li Donni segue la vita sportiva e privata dei calciatori, in particolare quella di Lello, Maxime e Adam, che non hanno i documenti in regola per poter giocare. Si sviluppa, così, una narrazione su più piani, che si interseca come in un puzzle ben riuscito, dove ogni tassello della storia è un pezzo della storia stessa. La sfera privata e più intima di questi "apolidi" si fonde con quella collettiva del "gruppo", della squadra. La partita sul campo diventa così una gara per il riscatto per coloro che stanno affrontando uno scontro ben più importante da vincere, quello verso il riconoscimento di uno status.

"Loro di Napoli" ci mostra una Napoli diversa: un luogo d'integrazione in un territorio da sempre difficile, dove la percezione dello "straniero" è misurata su cosa rappresenta nella società e non sui preconcetti sociali. Quella che può sembrare una "favola metropolitana" è pura realtà, e Pierfrancesco Li Donni è stato molto brava a rappresentarla nelle sue mille sfaccettature.