BFM34 - I mùm all'inaugurazione musicano
"Menschen am Sonntag". L'intervista


BFM34 - I mùm all'inaugurazione musicano
I mùm a Bergamo
Si è aperta ieri sera a Bergamo l'edizione numero 34 del Film Meeting, aperta dalla band islandese mùm, impegnata a musicare dal vivo Menschen am Sonntag (Uomini, di domenica, 1929) di Robert Siodmak, Edgar G. Ulmer, Rochus Gliese, il primo film muto sceneggiato da Billy Wilder.

Una vera chicca ed anteprima in Italia. Teatro Sociale di Bergamo in città Alta pieno in ogni ordine di posti. La proiezione è stata preceduta da un breve ringraziamento dell’inossidabile Angelo Signorelli e dall’assessore alla Cultura di Bergamo Nadia Ghisalberti che ha sottolineato, la crescente importanza a livello europeo che il festival ha raggiunto in questi ultimi anni. Poche parole e spazio alle immagini del bellissimo film accompagnato dalla musica dal vivo. Un effetto emozionante apprezzato dal pubblico con un lungo e ripetuto applauso, incantato da questo perfetto risultato di immagini e musica.

Durante le prove prima della serata di apertura del Bergamo Film Festival 2016, i Mum ci ha dedicato un “coffe break”. Seduti sul palco del Teatro Sociale di Bergamo Alta hanno risposto ad alcune domande.

- Da quanto tempo lavorate a questo tipo di progetto?
Abbiamo iniziato molti anni fa (dal 1997 circa) a “musicare” film dal vivo e questa passione è sempre presente e vitale. Diventata poi nel tempo anche un progetto permanente alla ricerca di film che siano in grado di ispirarci ed influenzarci, come quello che musicheremo questa sera. Anni fa ci siamo dilettati con “La corazzata Potëmkin”.

- Quali sono le vostre maggiori difficoltà nel creare musica da associare alle immagini?
Non ci sono particolari difficoltà con capolavori e film del passato muti, il problema lo troviamo quando si fa musica per i film contemporanei, quando abbiamo a che fare con registi ed attori e siamo obbligati a seguire un copione e non farci guidare dall’ispirazione.

- Perchè avete scelto questo film?
Abbiamo scelto questo film perché sembrava perfetto per il nostro progetto, provando a musicarlo dal vivo più volte in Islanda in diverse serate da dove poi abbiamo raggruppato tutto facendo un mix. Lasciandoci poi contaminare dall’istinto e usando molto più musica elettronica.

- Quale è il vostro approccio nel “musicare” i film?
Non lo facciamo con una logica ma è tutto il frutto di impulsi e di improvvisazioni. E’ una nostra reazione diretta nel vedere il film che poi, con l’aiuto di suoni e strumenti, trasformiamo rendendo unico il messaggio della musica e delle immagini.

05/03/2016, 08:40

Luca Corbellini