Dal 1 al 9 giugno, al Cinema Trevi di Roma, "70
anni di storia d’Italia vista dai Vanzina"


Dal 1 al 9 giugno, al Cinema Trevi di Roma,
In occasione delle celebrazioni per i 70 anni della Repubblica, la Cineteca Nazionale organizza una retrospettiva sulla storia d’Italia dal dopoguerra ai giorni nostri. Da una singolare prospettiva: lo sguardo dei Vanzina.

Ripartendo dalle origini: dal capostipite Stefano, in arte Steno (1915-1988), il regista di autentici cult della storia del cinema italiano, "Guardie e ladri", "Un giorno in pretura", "Un americano a Roma", "Febbre da cavallo". Il dissacrante fustigatore dei vizi italici, trasformati in esilaranti virtù cinematografiche, il creatore di gags, di titoli indimenticabili ("Susanna tutta panna", "I tartassati", "Il vichingo venuto dal sud", "La patata bollente", "Fico d'India"), di geniali parodie ("A noi piace freddo...!!", "Psychosissimo"), di celebre serie (i "Piedone" con Bud Spencer), persino di generi ("La polizia ringrazia", che diede vita alla lunga stagione dei polizieschi all'italiana).

I figli Carlo e Enrico ne hanno raccolto il testimone, affiancandolo nella metà degli anni Settanta e lungo gli anni Ottanta, il decennio che più di qualsiasi altro autore hanno saputo descrivere. Il decennio delle nostalgie per i tempi passati ("Sapore di mare"), della borghesia non più cannibale ma tragicamente integrata, della vacanze a Cortina ("Vacanze di Natale", altro genere da iscrivere alla famiglia Vanzina), dei meccanici e delle principesse della Roma bene ("Amarsi un po'"), degli yuppies e delle finte bionde, della Milano da bere ("Sotto il vestito niente") e di Via Montenapoleone. Dopo la morte del padre, alla fine degli anni Ottanta, ne hanno perpetuato il ricordo facendo rivivere in più occasioni lo spirito della migliore tradizione comica, con consolidati espedienti narrativi: il confronto generazionale ("Il cielo in una stanza"), i riti familiari ("Il pranzo della domenica"), il viaggio ("Sognando la California", "Mai Stati Uniti", "A spasso nel tempo"), le vacanze ("n'estate al mare", "Un'estate ai Caraibi"). Con uno sguardo alla realtà, sempre raccontata con il sorriso e una complice indulgenza, e l'altro rivolto al passato, con una propensione per i sequel ("Febbre da cavallo - La mandrakata", "Il ritorno del Monnezza", "Sapore di te"), a ribadire il segno di una continuità mai spezzata.

Dal 1946, quando Steno firmò la sceneggiatura di "Aquila nera" di Riccardo Freda (ma la sua attività di scrittura per il cinema era iniziata ben prima, alla fine degli anni Trenta), ad oggi (il 1° giugno uscirà il prossimo film dei fratelli Vanzina, "Miami Beach"), la storia della Repubblica è anche la storia di una famiglia che ha raccontato, tassello dopo tassello, film dopo film, le nostre grandezze e le nostre debolezze. Un affresco composto da quasi 150 film, in cui si stagliano i volti dei più grandi attori del nostro cinema. Tutti immortalati dall'occhio cinefilo di Stefano, Carlo ed Enrico.

31/05/2016, 09:23