NAPOLI FF 18 - "Arte in Campo", la magia delle donne rom


Una terra che ha smesso di sognare e che può essere ricostruita proprio grazie al mondo delle donne rom, in grado di comprendere gli antichi miti.


NAPOLI FF 18 -
"Arte in campo" di Giuseppe Colella
Il campo rom di Sconsigliano sotto i riflettori per fatti di cronaca diventa luogo per una indagine quasi antropologica volta a sondare la tradizione culturale e a scoprire l’immaginario della cultura dei rom, per alcuni lati considerata arretrata ma sicuramente suggestiva.
Un’indagine che viene intrapresa attraverso il linguaggio universale che unisce le persone, l’arte, un laboratorio femminile di pittura per le donne rom, maggiormente sensibili alla dimensione arcaica e ancora in grado di creare un’arte magica.

Angelo Paino si inserisce così nel mondo dei rom e osserva il tratto gitano delle donne, la loro linea naturale. Un documentario che mostra come l’arte è un’ottima strategia per integrare, per conoscere e anche sperimentare il nuovo.
Ma l'occhio si ferma nella descrizione del popolo rom, e giudica il nomadismo e la precarietà di una vita ai margini come una condanna e non una scelta, quando il sogno dei rom è quello di uscire dal mondo infernale di Sconsigliano.

"Arte in campo" riflette sul difficile equilibrio che bisogna avere nell’aprirsi a una nuova cultura, mantenendo i tratti distintivi della propria. Un’arte che si dimostra magica proprio perché regressiva e quindi in grado di perdere tutto il superfluo e comunicare direttamente all’anima.

26/09/2016, 21:03

Marta Leggio