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IMMA - Gli amori di una bionda


IMMA - Gli amori di una bionda
Dalle "stalle" alle "stelle", e poi ritorno.
Il futuro preannunciato negli anni '70 da Andy Warhol, quello in cui tutti avrebbero avuto i propri 15 minuti di notorietà, sembra essere giunto ormai già da qualche tempo. Il continuo proliferare di reality, talent show e video virali sui social network, ha dato vita ad un'intera generazione di pittoreschi "fenomeni istantanei", che come accade con qualunque altra moda passeggera, vengono sfiorati, spremuti e poi subito dimenticati da un sempre più distratto spettatore moderno.

Così, riuscire ad emergere, a farsi conoscere a fondo, a far vedere cosa si nasconda davvero oltre ad un bel viso o ad un fortunato tormentone, non è affatto semplice. Lo sa bene Imma Dininni, che nel 2007 partecipò e vinse il reality “Un due tre stalla” di Canale 5. In quel caso arrivò il montepremi da 300.000 €, poi le pagine dei settimanali di colore e infine le ospitate in discoteca. Poi il buio.

La sua storia e il suo quotidiano sono al centro del progetto "Imma" di Pasquale Marino, che in bilico continuo tra il documentario di osservazione e una "fiction del reale", la mostra mentre si barcamena tra la vita da madre di una vivace bambina, quella di scrittrice provetta, ma soprattutto da attrice affamata di nuove sfide.

Affianco a lei, alle sue speranze e alle sue paure, si stagliano le figure degli sceneggiatori del film Alessandro Aniballi e Giordano De Luca, che interrogandosi sul loro mestiere e palesando tic e paranoie comuni a tanti che oggi si occupano di scrittura per il cinema, danno vita ad un interessante cortocircuito narrativo, che da un lato riesce a coinvolgere completamente chi guarda, dall'altro tende a spaesarlo.

Dolcezza e malinconia, ironia e tenacia, si mescolano sapientemente in un piccolo ma sorprendente film.

27/05/2017, 21:00

Antonio Capellupo