MARIA PER ROMA - Raccontarsi, recitando
Esperimento interessante quello realizzato da
Karen Di Porto, attrice alle prese con il suo primo lungometraggio in "
Maria per Roma", di cui è assoluta protagonista e ispiratrice.
Maria è Karen, Karen è Maria (almeno in parte): un'attrice che cerca la grande occasione sul grande schermo, e intanto si arrangia con lavoretti occasionali, provini (più o meno) improvvisati, illusioni e un'unica certezza, l'affetto del suo cagnolino, Bea.
Lunghe giornate fatte di giri in Vespa per la capitale cercando di far combaciare il lavoro di
keyholder (porta le chiavi di case affittate a turisti stranieri), le esigenze di famiglia, le ipotesi di cinema e le croniche perdite di tempo che Maria pare non riuscire proprio ad evitare.
Illudersi, disilludersi. Per poi sperare ancora, senza soluzione di continuità.
Sarà per la (ipotizzata) sovrapposizione tra protagonista e personaggio, ma
Maria/Karen convince e coinvolge nel suo peregrinare trasognante. Meno gli altri membri del cast, o perché non attori, o perché costretti in ruoli troppo abbozzati.
Ci si perde con Maria, per Roma, senza fatica. Un viaggio gradevole e non troppo impegnativo, che sa regalare al suo pubblico un'ora e mezza di piacevole intrattenimento.
06/06/2017, 11:09
Carlo Griseri