LA FABBRICA DELLA BELLEZZA - Al Festival
Internazionale di Cinema e Donne


LA FABBRICA DELLA BELLEZZA - Al Festival Internazionale di Cinema e Donne
I ventuno Ritratti in video del ‘popolo’ della Ginori, di Matilde Gagliardo, saranno proiettati a ciclo continuo per tutta la durata del Festival Internazionale di Cinema e Donne (8 - 12 novembre 2017) nel foyer del Cinema La Compagnia, Firenze, dove sabato 11 novembre 2017, alle ore 19.00, si terrà l’incontro “La fabbrica della bellezza. La Manifattura Ginori e il suo popolo. Video-Ritratti di Matilde Gagliardo”: riflessioni dell’autrice, dei curatori Tomaso Montanari e Livia Frescobaldi Malenchini e di tutti coloro che hanno contribuito a realizzare l’installazione.

Questa videoinstallazione presenta i ventuno Ritratti in video già esposti alla Biblioteca E. Ragionieri di Sesto Fiorentino e in diverse altre sedi (14 giugno-1° ottobre 2017), realizzati da Matilde Gagliardo in occasione della mostra “La fabbrica della bellezza. La Manifattura Ginori e il suo popolo di statue” (Museo Nazionale del Bargello, Firenze, 18 maggio-1° ottobre 2017).

"Bentornata, Matilde! A un anno di distanza dalla presentazione al Festival di Cinema e Donne di Firenze dei Ritratti viventi, Matilde Gagliardo torna al Cinema La Compagnia reduce da un anno di mostre e presentazioni in Italia e all'estero i cui ottimi risultati hanno confermato il valore della sua attuale ricerca artistica. I Ritratti di Matilde sono un'esperienza emozionale ed estetica legata al piacere visivo specifico dell'immagine tecnologicamente riprodotta. Hanno qualcosa che li collega ai film sperimentali e alle esibizioni più arrischiate dei social contemporanei. Permettono allo spettatore una intimità inaspettata e fuori norma, trasgressiva, con le persone filmate. Creano deterritorializzazione, sensazione di "fuori luogo" da parte di chi guarda. L'attentato al ruolo dello spettatore si attenua, permettendo di tirare il fiato, nel momento del backstage del com'è stato? che segue ogni Ritratto ‘silenzioso’. I ritratti della fabbrica della bellezza sono un ulteriore sviluppo di questa ricerca, date le premesse, inatteso ma entusiasmante. Si è scelto, questa volta, non di fare il ritratto di una collettività ma di fare dei ritratti una collettività. Questa volta l'intenzionalità dell'esposizione, anche se senza dubbio sollecitata da Matilde, è evidente. La presenza umana, che resta centrale, si inserisce in un luogo non casuale, anzi, pieno di significati: la fabbrica delle porcellane. Così i lavoratori della Manifattura Ginori appaiono nella loro individualità, conservata anche nei piccoli gruppi, opere d'arte viventi, cui si attribuisce valore come agli oggetti preziosi che producono" - ha dichiarato Maresa D’Arcangelo, direttore del Festival Internazionale di Cinema e Donne.

04/11/2017, 08:17