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Note di regia di "Lo Strano Suono della Felicità"


Note di regia di
Lo Strano Suono della Felicità
THE STRANGE SOUND OF HAPPINESS PER ME RAPPRESENTA LA SCOPERTA DI UN MONDO NASCOSTO ALLA PORTATA DI TUTTI. UNA STORIA REALE CHE HO VISSUTO IN PRIMA PERSONA, CHE PERÒ HO DECISO DI RACCONTARE IN CHIAVE FANTASTICA.

Il film, infatti, pur essendo un documentario, si serve di un impianto di ripresa vicino al genere di finzione e di animazioni a passo uno che esprimono in modo inequivocabile un altro mondo segreto, quello dei sogni. Come un “road movie della mente” gli spostamenti del viaggio non seguono mai una logica geografica, si sviluppano in base alle emozioni e alle inquietudini che affronto durante il film. Ci sono scene girate a Budapest o a Vienna che appaiono senza che nessuno specifichi dove ci troviamo perché narrativamente non importa: l’azione si svolge sempre nella testa di Diego. Il suono dello scacciapensieri di natura ipnotica e ancestrale è stato per me un chiaro invito a raccontare il film usando tempi e luoghi immaginari, propri della leggenda o del racconto mitologico. La colonna sonora è protagonista del film a tutti gli effetti. In parte è stata suonata dal vivo durante le riprese, ma molte delle musiche sono state anche composte ad hoc partendo sempre dalla manipolazione dei suoni della presa diretta, con lo scopo di “mascherare” sempre di più la sottile linea che separa la musica dal sound design.
Le tematiche affrontate dal film sono "cose seriose" sull’esistenza di ogni essere umano, argomenti che rischiano di diventare pedanti dopo qualche secondo di ascolto. Per questo ho deciso di affrontarli smorzando il più possibile i toni con l’uso dell’autoironia e la disarmante genuinità dei personaggi che ho incontrato.

Diego Pascal Panarello