Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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SOTTO18 19 - Il programma di mercoledì 21


SOTTO18 19 - Il programma di mercoledì 21
Protagonista della giornata del Sottodiciotto Film Festival sarà Martha Cooper, ospite a Torino in occasione della mostra di sue fotografie organizzata dal Festival. La storica fotografa del movimento hip hop e della street art sarà a CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia, alle ore 18.30, per un brindisi e un incontro con il pubblico in visita all’esposizione. Articolata in tre sedi e concepita come un percorso che segue un’evoluzione artistica e temporale, la mostra Martha Cooper: On the Street sarà visibile alla Project Room di CAMERA fino all’8 aprile, al Cortile e alla Sala Athenaeum del Rettorato dell’Università degli studi di Torino fino al 5 aprile.

Le proiezioni del Festival si apriranno nel pomeriggio all’Auditorium multimediale Guido Quazza con France - Quasi un autoritratto (alle 16). Diretto da Ilaria Pezone, il film è un mediometraggio in cui Francesco Ballo, docente di Storia del cinema e del video all'Accademia di Belle Arti di Brera, cinefilo accanito, filmmaker, saggista, si racconta alla macchina da presa, guidando lo spettatore attraverso il suo mondo. In un viaggio senza mappe e senza percorsi prestabiliti, il protagonista parla di sé, dei suoi molteplici interessi della famiglia, degli incontri, degli allievi-amici, della sua Milano, dell'amore per i perdenti, tratteggiando un ritratto (anzi, un “quasi autoritratto”) teneramente cubista. La proiezione sarà presentata da Francesco Ballo, dalla regista Ilaria Pezone e dallo sceneggiatore del film Gabriele Gimmelli.

Nel tardo pomeriggio, il Festival presenta “Eureka! Le invenzioni del professor Balthazar”, secondo appuntamento dedicato al mite scienziato che compie cinquant’anni, ma non li dimostra affatto. Il personaggio nato dalla fantasia di Zlatko Grgić, esponente di spicco della leggendaria Scuola di Zagabria, si è rivelato, infatti, capace di conquistare e incantare una generazione dietro l’altra senza soluzione di continuità. Dopo il primo incontro di sabato scorso, che ha riscosso un grande successo tra gli spettatori più piccoli, ma anche tra il pubblico adulto che ha seguito da bambino le avventure dell’inossidabile “professore”, Sottodiciotto & Campus propone un’altra selezione di episodi della storica serie animata (alle 18, al Cinema Massimo 3) nella recente versione restaurata del 2011 a cura di Predrag Radanović.

Strettamente legato alla retrospettiva proposta quest’anno dal Festival è l’appuntamento del ciclo “Wikicampus” dedicato a “Cinema e cultura hip hop: storie e contaminazioni” (alle 17.30, al Circolo dei lettori). All’incontro interverranno Luca Gricinella, autore dell’unico saggio italiano dedicato all’argomento (Cinema in rima. La messa in scena del rap, Agenzia X, 2013), il critico musicale Paolone aka Ferrari e Nicola “DeeMo” Peressoni, nome storico della cultura hip hop in Italia. Modererà Riccardo Fassone, docente di “Storia e teoria delle forme videoludiche” presso il corso di laurea magistrale in Cinema e Media dell’Università degli Studi di Torino.

In serata, la retrospettiva “Hip Hop Drops” presenta un cult del movimento: 8 Mile (2002, alle 20, al Massimo 3), di Curtis Hanson, la storia romanzata del giovane Eminem ai suoi difficili esordi nel mondo all black dell’hip hop, in cui l’allora giovane rapper interpreta sé stesso attraverso il personaggio di Jimmy Smith, affiancato da Kim Basinger nel ruolo di madre inadeguata. Biopic e insieme il film di forte denuncia sociale, ambientato in una Detroit divisa tra ricchezza e povertà da una precisa linea di demarcazione (la 8 Mile Road del titolo), il lungometraggio rappresenta il definitivo sdoganamento del rap bianco. Il brano più celebre della colonna sonora, Loose Yourself, considerato tra i migliori di Eminem, ha infatti vinto l’Oscar come miglior canzone originale, primo pezzo rap a conquistare l’ambita statuetta. La proiezione sarà presentata da Nicola “DeeMo” Peressoni.

Ancora in serata, nell’anno delle rievocazioni per il cinquantenario del ’68, Sottodiciotto & Campus, con il concomitante Festival delle culture slave Slavika di Torino, giunto alla sua IV edizione, dedica un omaggio al regista Jan Němec, a due anni dalla morte. “Enfant terrible” della Nová Vlna, la Nouvelle Vague cecoslovacca che ha accompagnato il profondo rivolgimento politico e culturale sfociato nel 1968 nella Primavera di Praga, Němec ha contrassegnato la sua opera con grande e innovativa creatività e tagliente critica sociopolitica, pagate con il marchio di “indesiderato” e vent’anni di esilio. L'evento, organizzato in collaborazione con la casa editrice Miraggi e sostenuto dal Centro Culturale Ceco di Milano, ripropone il film più famoso del regista, O slavnosti a hostech (Della festa e degli invitati, 1966, alle 21, al Massimo 2), surreale e lucida allegoria sul conformismo e sul rapporto tra individuo e Potere che avrebbe probabilmente vinto a Cannes nel ‘68 se il Festival non fosse stato annullato quell’anno per il Maggio francese. A seguire, verrà proiettato lo storico Oratorium pro Prahu (Oratorio per Praga), il film girato da Němec per le strade della sua città il 21 agosto 1968, quando la capitale cecoslovacca si risvegliò invasa dai carrarmati sovietici che segnarono l’inesorabile fine della Primavera di Praga. Il negativo, portato fortunosamente a Vienna il giorno seguente, fu subito sviluppato e mostrato dalle tv di tutto il mondo. La serata sarà introdotta da Alessandro de Vito, editore e traduttore del romanzo di Jan Němec Volevo Uccidere J.L. Godard.
In seconda serata, un altro titolo della rassegna cinematografica dedicata all’hip hop: Scratch (alle 22, al Massimo 3), di Doug Pray. Considerato un classico all’interno del movimento, lo storico film documentario parte dal South Bronx degli anni Settanta e arriva alla San Francisco del Duemila focalizzandosi sul mondo del djing, sui suoi talenti che hanno cambiato il nostro modo di ascoltare e creare musica, sull’evoluzione delle tecniche: dalle pionieristiche manipolazioni dei primi DJ sul vinile, allo scratch, al beat-juggling fino al turntablism.

Ancora in seconda serata, Il Festival propone "Sottodiciotto & Campus Special Street Dance Show Battle”, spettacolare appuntamento “dal vivo” con una delle espressioni fondamentali della cultura hip hop. Ideato appositamente per il Festival dalla pluripremiata crew di street dancer Double Struggle, l’evento vedrà giovani ballerini, tra i più promettenti del panorama nazionale, sfidarsi in un battle dimostrativo (alle 23, all’Universal Hip Hop Museum). I partecipanti si esibiranno in freestyle, su tracce selezionate al momento dal dj che condurrà la serata, facendo sfoggio della loro abilità nei diversi stili: breaking, popping, hip hop dance e house. La gara si concluderà con un party, cui parteciperanno i ballerini e il pubblico del Festival.

Tutti gli appuntamenti e le proiezioni del Festival sono a ingresso gratuito.

20/03/2018, 14:43