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NESSUNO COME NOI - Sarebbe stato bello...


Il nuovo film diretto da Volfango De Biasi è ambientato nella Torino di fine anni 80. Tratto dall'omonimo romanzo di Luca Bianchini, racconta le vicende sentimentali di giovani e meno giovani, intrecciate da parentele e amicizie. Con Alessandro Preziosi, Sarah Felberbaum, Christiane Filangieri e i giovani Vincenzo Crea, Leonardo Pazzagli e Sabrina Martina. In sala con Medusa dal 18 ottobre


NESSUNO COME NOI - Sarebbe stato bello...
Sarah Felberbaum e Alessandro Preziosi in "Nessuno come Noi"
Sarebbe stato bello poter chiedere al regista e agli sceneggiatori perché hanno avuto l’idea di ambientare il film alla fine degli anni 80; sarebbe stato interessante sapere dalla produzione che tipo di sforzo economico e organizzativo hanno dovuto affrontare per ambientare il loro film in quell’epoca, oppure sentir dire al regista qualcosa sulle scelte musicali, sui costumi, sulle automobili e gli ambienti, oppure sulla scelta del cast specie per quanto riguarda i tre interpreti più giovani.
Sarebbe stato bello ma si sono guardati bene dall’invitarci all’incontro e allora dobbiamo attenerci a quello che abbiamo visto.

E, malgrado gli sforzi, "Nessuno è come noi" finisce per essere un film che non emerge di un millimetro dalla calma piatta che regna sul nostro cinema, specialmente quello commerciale, rivolto alle masse che valgono, sempre meno, sbigliettamento.

Nessuno come noi è ambientato a Torino negli anni 80 ma, a parte qualche canzonetta nostalgica, sembra del tutto ingiustificatamente, con la varietà di soluzioni narrative che veniva offerta dai telefoni fissi e dalle segreterie telefoniche vanificata da un primo portatile (usato dal protagonista Alessandro Preziosi) che da solo non riesce a fare da spartiacque tra le due ere del tradimento coniugale, prima e dopo il cellulare.

Luca Bianchini, autore anche di "Io che amo solo te" e "Pranzo di Natale", scrive il soggetto tratto dal suo omonimo romanzo. La sceneggiatura è scritta da Marco Ponti, Tiziana Martino insieme al regista Volfango De Biasi e prova ad essere provocatoria ponendo temi come il tradimento coniugale. Ma è la voce narrante del protagonista Vincenzo ad appesantire lo svolgimento e suggerendo due possibili motivi alla scelta di inserirla sin dall’inizio: non ci va di scrivere un bel po’ di scene e allora le facciamo raccontare a Vincenzo oppure, cari spettatori non siete in grado di capire la sofferenza di un Vincenzo di fronte alla ragazza che gli preferisce l’amico e dunque vi facciamo spiegare le cose direttamente da lui. L’effetto non è comunque quello che potete immaginare, ma peggiore perché il volenteroso Vincenzo Crea, malgrado apprezzabile in video, non ha ancora la padronanza della voce necessaria per leggere un testo lungo e scritto da terzi.

Per il resto la storia d’amore tra Preziosi e Felberbaum, la rigida moglie (Christiane Filangieri), il figlio problematico (Leonardo Pazzagli), il primo della classe vanamente innamorato (Crea), la ragazza confusa sempre a caccia della storia vera (Sabrina Martina) portano a piccoli scontri riparabili, a delicate e umane fratture a educati pentimenti e perdoni risolvendosi in un grande, stavolta piemontese, “volemose bene”.

10/10/2018, 09:19

Stefano Amadio