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ROMA - Un capolavoro condiviso tra Netflix e sale


ROMA - Un capolavoro condiviso tra Netflix e sale
Roma
"Roma", il film del regista messicano Alfonso Cuaron segna lo spartiacque per l’atteggiamento e la querelle tra il Festival di Cannes e la Mostra del cinema di Venezia per quel che riguarda la fruizione di film nelle sale o su piattaforme televisive. Cannes ha escluso dal suo programma, ora è il secondo anno, la partecipazione di film non destinati alle sale, Venezia invece, li ha accolti e li ha anche premiati come Roma che ha vinto il Leone d’Oro.
In Svizzera (e in Italia) però Roma, oltre ad essere disponibile su Netflix è stato proiettato anche in alcune sale. Sarà interessante seguire l’evoluzione della vicenda, in particolare per quel che riguarda gli aspetti finanziari conseguenti alla sua distribuzione.

Il film di Alfonso Cuaron quantunque sia per il soggetto e per il tipo di narrazione è un film da sala, lo si apprezza anche su di uno schermo televisivo anche se nella ricezione manca l’intensità emotiva da parte degli spettatori che nasce dal luogo, la sala buia. “Roma” è un film in parte autobiografico, il migliore del regista messicano, che narra con empatia e partecipazione le vicende di una famiglia borghese del quartiere Roma di Città del Messico negli anni 70 focalizzandosi sul personaggio di Cleo, una delle domestiche della famiglia.

La scelta del bianco e nero impreziosisce e dà liricità alla narrazione realista nella quale si ritrovano pregi visivi del Neorealismo italiano e della Nouvelle Vague francese. Nella sua coralità il riuscito ed apprezzabile lungometraggio riesce ad amalgamare felicemente le vicende del nucleo familiare con quelle sociali del Messico in anni di conflitti e di violenti lotte politiche che nel
lungometraggio trovano spazio ampio e essenziale in sequenze che mostrano scene di rivolta e anche il massacro di donne e bambini. In Roma, Cleo (Yalitza Aparicio, una non attrice magnifica), l’affezionata e comprensiva tata e Sofia, la determinata padrona di casa, affrontano con coraggio le stesse traversie, quella dell’abbandono, la prima da parte del violento fidanzato, dopo averla sedotta, la seconda da parte del marito infedele.

Le loro pene sentimentali vissute insieme con rassegnazione accomunano nella sororità queste due donne forti. In questo dettagliato spaccato familiare la vita è scandita dal crescere dei bambini , ma anche dalle piccole grandi cose del vivere quotidiano quali il cambiamento delle stagioni, dalla pioggia e dal bel tempo.

Emotivamente molto significativa è la drammatica scena del salvataggio di uno dei figli di Sofia da parte di Cleo che, pur non sapendo nuotare, si getta nelle onde del mare e riesce a strapparlo alla morte. Roma è un film da vedere a tutte le età per la sua profonda umanità, ma anche per le sue pregevoli qualità cinematografiche.

15/01/2019, 08:46

Augusto Orsi