LA FAVORITA e COLD WAR - Due film, due recensioni


LA FAVORITA e COLD WAR - Due film, due recensioni
La Favorita
La Favorita” (The Favourite) film del 2018 diretto dal regista greco Yorgos Lanthimos e “Cold War” del regista polacco Pawel Pawlikowski sono due validi lungometraggi attualmente in programmazione sugli schermi europei: il primo ha ottenuto ben 10 candidature ai prossimi Oscar, il secondo ha vinto La Palma per la miglior regia all’ultimo Festival di Cannes e ha trionfato nell’ultima edizione degli Oscar europei (miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura, miglior attrice protagonista: Joanna Kulig nei panni di Zula).

“La Favorita”, oggi sulla cresta dell’onda per gli apprezzamenti dei critici, presenta diverse situazioni storiche viste in modo esagerato. Molte riprese, dall’ottica e la luce, volutamente deformate, creano atmosfere oppressive e gotiche suscitando curiosità e generando emozioni.
“La Favorita” è essenzialmente il film di tre brillanti attrici: Olivia Colman nella parte di una regina fragile e isterica che regge in mano il film, Rachel Weisz in quella di una favorita autoritaria e supponente e Emma Stone in quella di una bella arrampicatrice sociale, le quali interpretano con bravura e sensibilità vicende scabrose di tre donne celebri sia nella vita pubblica che in quella privata dell’Inghilterra del diciottesimo secolo. Il regista greco conosciuto internazionalmente per film estremi, come “Dogtooth” e “Lobester”, acclamati e premiati, anche in questo grottesco e crudele spettacolo focalizza la sua macchina da presa su situazioni e personaggi che presentano aspetti di anormalità. Anne Stuart, Regina di Scozia, con le sue malattie, vere o presunte, la sua bulimia e le sue relazioni lesbiche con Sarah Jennings Churchill, la Favorita, è fonte di comportamenti depravati. A rendere più boccaccesca la vicenda ci pensa la bella Abgail Hill baronessa Masham, nobile decaduta, prima sguattera e poi dama di compagnia della regina che intreccia una tempestosa relazione lesbica prima con sua cugina Sarah e poi con la Monarca.

“Cold War” invece, è una romantica e tormentata storia di due giovani amanti Wiktor e Zula, lui musicista, lei cantante, attraverso l’Europa negli anni della Guerra Fredda. È stato portato allo schermo, in un bianco e nero denso e pregno di sentimenti in un formato quadrato che rimanda ai film dell’epoca. Una colonna sonora pregevole e struggente non solo sottolinea i momenti drammatici e quelli lieti della storia ma impreziosisce il lungometraggio. Pawel Pawlikowski, dopo Ida, ci regala un altro gioiello cinematografico, con una struggente vicenda umana che va diretta al cuore. “Cold War” è reso indimenticabile non solo dai personaggi e dalla storia, ma dalla musica della colonna sonora.
Il film è dedicato e si ispira ai genitori del regista da lui stesso descritti come i “personaggi più importanti che abbia mai incontrato, in fuga perenne dal socialismo, entrambi liberi e fiammeggianti, come coppia un disastro senza fine” “Cold War” si svolge a cavallo tra il 1949 e il 1964, tra le campagne di Varsavia, Berlino, Parigi e termina in modo tragico da dove aveva avuto
inizio.

01/02/2019, 09:09

Augusto Orsi