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BFM 37 - HOLY BOOM di Maria Lafi


BFM 37 - HOLY BOOM di Maria Lafi
Il secondo film presentato in concorso alla 37.ma edizione del Bergamo Film Meeting è “HOLY BOOM”, della regista greca Maria Lafi, presente in sala con la produttrice Lifette Botassi.

Le vite di quattro persone che vivono nello stesso quartiere subiscono una scossa quando, la Domenica delle Palme, un ragazzo filippino di nome Ige fa esplodere per gioco la loro cassetta della posta.
L'esplosione casuale collega tre storie di estranei che sono alla ricerca di un modo per sopravvivere, ai margini della legalità. Cose e documenti di vitale importanza per i protagonisti vanno distrutti: i francobolli di LSD di Lena e Manou, una lettera indirizzata a Thalia, l’atto di nascita del figlio di Adia. Le conseguenze sono drammatiche per i protagonisti: Lena e Manou sono perseguitati dallo spacciatore che rivuole i suoi soldi; Adia, un’immigrata albanese clandestina, sola con il suo bambino, causa passaporto sequestrato dalla malavita non riesce ad identificare il cadavere di suo marito, che è appena morto in un incidente d'auto Ige poi cerca invano di farsi accettare dalla comunità locale e Thalia, che osserva tutti nel vicinato, ha perso la sua unica possibilità di trovare la felicità con tanto rimorso e dolore.

HOLY BOOM” è un film drammatico con più trame, ambientato in un'area multiculturale di Atene. In evidenza, per tutti i personaggi, la ricerca affannosa di una propria identità in un contesto esterno alle origini, con il bisogno primario di essere “accolti” e diventare parte integrante della comunità, cercando di “tagliare” con un passato scomodo.

Commenta la regista: “Holy Boom è un film sulla fede, non in senso religioso, ma nel senso di una profonda fiducia umana nella sopravvivenza. In un’epoca in cui l’immigrazione e le sue diverse manifestazioni catalizzano l’attenzione mediatica, spesso nella forma di eventi tragici, ma anche il modo in cui influenzano la vita quotidiana e la scena politica, ho sentito l’urgenza di esplorare questo tema proprio attraverso coloro che ne sono protagonisti. In Holy Boom incontriamo persone in movimento, persone che stanno cercando di accettare una nuova realtà, spesso attraverso la convivenza obbligata con persone di culture diverse e con abitudini diverse, che sono tuttavia accomunate da un infrenabile bisogno di sopravvivenza fisica e mentale.”

11/03/2019, 08:48

Luca Corbellini