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FESTIVAL DEL CINEMA AFRICANO, D'ASIA E AMERICA
LATINA 29 - Tutti i film in concorso


FESTIVAL DEL CINEMA AFRICANO, D'ASIA E AMERICA LATINA 29 - Tutti i film in concorso
CONCORSO LUNGOMETRAGGI FINESTRE SUL MONDO
Selezione di lungometraggi da Africa, Asia e America Latina

Tutti i film sono in prima nazionale

Baby, di Liu Jie, Cina, 2018, 96' – PN
Quando Jiang,  abbandonata da bambina a causa di una malattia congenita, s’imbatte in una neonata con problemi simili che i genitori stanno per lasciar morire, nulla potrà fermarla dal tentare ogni strada possibile per salvarle la vita. Inizia così a lottare contro genitori, dottori, poliziotti, chiunque si frapponga tra lei e la bimba. Con grande intensità emotiva e la splendida interpretazione della superstar cinese Yang Mi, il film denuncia l’abbandono dei bambini disabili ai tempi della politica del figlio unico.

Bulbul Can Sing, di Rima Das, India, 2018, 95' - PN
Nella campagna idilliaca di un villaggio dell’Assam, tre adolescenti vivono con serenità una tenera amicizia. Alla soglia dell’età adulta,  ben presto dovranno affrontare le dure leggi di comportamento di una società patriarcale. Le prime esperienze d’amore metteranno a dura prova la loro amicizia e la loro libertà.
 
La camarista, di Lila Avilés, Messico, 2018, 102' - PN
Eva, una ragazza timida e discreta, lavora come cameriera in un hotel di lusso, una torre di cristallo che domina Città del Messico. Scopriamo la monotonia del lavoro, l’intimità forzata di chi entra in contatto quotidiano con la privacy della ricca clientela, a volte eccentrica, spesso indifferente, il sogno di arrivare a lavorare nelle suite executive dei piani alti. Per raggiungere il suo obiettivo, Eva si iscrive anche al programma di formazione per adulti dell'hotel ...

Divine Wind, di Merzak Allouache, Algeria/Qatar/Libano/Francia, 2018, 96' - PN
In mezzo al deserto del Sahara algerino il giovane Armine attende l'arrivo del suo superiore: una misteriosa donna velata di nero di nome Nour. La loro missione è compiere un attentato ad una centrale petrolifera e attendono istruzioni. Tra i due nasce progressivamente un legame che indurrà ancora più dubbi, emozioni e disperazione nei due giovani che si preparano a morire.

Dreamaway, di Marouan Omara, Johanna Domke, Egitto/Germania, 2018, 86' - PN
Dopo la Primavera Araba e gli attacchi terroristici del 2015, la lussuosa località turistica di Sharm El Sheikh è diventata una città fantasma. Eppure ogni giorno tutto è pronto, perfetto, come se i turisti fossero presenti. Quattro uomini e tre donne, impiegati nell’hotel,restano sospesi, aggirandosi tra piscine e suite, nell’attesa di capire cosa sarà del loro futuro.

Flatland, di Jenna Bass, Sudafrica/Germania/Lussemburgo, 2019, 117' - PN
Per fuggire al marito che la violenta la prima notte di nozze, Natalie commette un omicidio e scappa  a cavallo con la sorella di latte Poppie nel selvaggio e semi-deserto Karoo. Beauty, una poliziotta solitaria, riceve una richiesta di aiuto da Billy, l'amore perduto della sua vita, che è stato
accusato dell’omicidio. Viaggio alla scoperta di sé, tra western e poliziesco, di queste tre donne, così diverse ma ugualmente disperate, in un Sudafrica ancora profondamente patriarcale e razzista.

Freedom Fields, di Naziha Arebi, Libia/UK/Paesi Bassi/USA/Qatar/Libano/Canada, 2018, 99'- PN
Il team libico di calcio femminile deve fare i conti con la delusione nei confronti di una rivoluzione che prometteva libertà e che invece ha portato la Shari’a e ha reso la Libia un paese ancora più isolato e arretrato. Attraverso la lotta di queste calciatrici appassionate, il film racconta la cronaca di cinque anni dell’era della post-rivoluzione e volge uno sguardo inedito sulle donne libiche. Primo lungometraggio girato da una donna libica.

Kabul, City in the Wind, di Aboozar Amini, Afghanistan/Giappone/Paesi Bassi/Germania, 2018, 88'- PN
Abas guida il suo vecchio autobus sgangherato aggirandosi tra le macerie e la polvere del deserto, il piccolo Afshin è diventato il capo famiglia ora che suo padre, ex soldato, è partito in esilio per motivi di sicurezza. Squarci di vita quotidiana, raccontati con ironia e dolcezza, nella città afghana ancora segnata dalla guerra e dal terrore talebano.

Loveling, di Gustavo Pizzi, Brasile/Uruguay, 2018, 98'- PN
Una storia familiare fatta di piccoli eventi: due genitori amorosi, quattro figli e una sorella che si è appena separata. Preoccupazioni di tipo economico, un figlio maggiore campione di pallamano che è stato richiesto in Germania, un addio previsto ma che arriva un po’ troppo in anticipo... La madre, interpretata da una splendida Karine Teles, è consumata dal dolore della separazione dal figlio ma non lo dà a vedere. Tante emozioni in un film narrato con una leggerezza.

Los silencios, di Beatriz Seigner, Brasile/Colombia/Francia, 2018, 89'- PN
Per fuggire dal conflitto armato colombiano Nuria e Fabio,  insieme alla madre Amparo, arrivano su una piccola isola nel mezzo dell'Amazzonia, al confine tra Brasile, Colombia e Perù. Del padre si sono perse le tracce. Mentre la madre tratta con la scuola elementare locale, con avvocati e funzionari per trovare una sistemazione e un lavoro, il marito misteriosamente riappare nella loro nuova casa.

CONCORSO CORTOMETRAGGI AFRICANI

#Je_Suis_Kamikaze, di Mohamed Touahria, Algeria, 2018, 4' - PN
In una Parigi segnata dal terrorismo e da un'incalzante ondata di xenofobia, il giovane algerino Mohamed si divide tra il lavoro come addetto alle pulizie, le conversazioni via web con la fidanzata lasciata al di là del Mediterraneo e il misterioso coinquilino Khaled. Ma il  destino gli giocherà uno scherzo crudele...

Best Day Ever, di Anissa Daoud, Aboozar Amini, Tunisia/Francia, 2018, 15' - PN
Una madre, un padre intento a guardare una partita in TV, un figlio caduto ai piedi delle scale, una figlia che si prepara per andare ad una festa. Tra malintesi e punti di vista differenti, uno sguardo sulle dinamiche di un gruppo di famiglia in un interno, in quello che non sembra poi essere il migliore dei giorni possibili.

Brotherhood, di Meryam Joobeur, Tunisia/Canada/Qatar/Svezia, 2018, 25'
Dopo anni passati a combattere per l’Isis, Malik torna a casa dal padre pastore con una moglie che nasconde sotto il suo velo un passato misterioso. La mancanza di dialogo tra lui e il padre e l'orgoglio impediscono una vera riconciliazione e perdono. Se i fratelli minori lo riaccolgono felici, il padre si fa sempre più sospettoso...

Eyebrows, di Tamer Ashry, Egitto, 2018, 23' - PI
In un centro commerciale, Sally e Aisha riflettono sulla domanda lanciata da quest'ultima in un gruppo Facebook scatenando le “sorelle del web”: “Qual è l'unica cosa che vorresti non fosse proibita?”  Dai loro burqa integrali, che nascondono giovani corpi inquieti, iniziano a trapelare paure, incertezze e istinti di ribellione.

Kyenvu, di Kemiyondo Coutinho, Uganda, 2018, 20' - PE
Una ragazza cresciuta negli Usa torna nel suo paese d’origine, l’Uganda. La sua pelle è più chiara, il giallo dei girasoli il suo colore preferito. Mentre le altre donne la deridono per il suo accento e i conducenti degli autobus  tentano di imbrogliarla, un ragazzo gentile si innamora perdutamente di lei. Lei è fresca, sexy e libera, ma questa emancipazione le causerà una ferita difficile da rimarginare.

Les Coursiers de la République, di Badredine Haouari, Francia, 2018, 33' – PN
Ibrahim, Bathily, Martin e tanti altri rider sfrecciano con le loro bici tra le strade di Parigi. Place de la République diventa un luogo di ritrovo, tra una consegna e l'altra, per parlare liberamente del proprio lavoro nell'era della globalizzazione del cibo a domicilio.

Omertà, di Mariam Al Ferjani, Mehdi Hamnane, Tunisia/Francia, 2018, 15'
Un'ultima notte di festa su una spiaggia tunisina per salutare la giovane Donia in partenza per gli studi in Francia. Ma il forte legame di amicizia che unisce il gruppo di amici sembra vacillare quando, al risveglio, il fratello di Donia non si trova più.

Tangente, di Julie Jouve, Rida Belghiat, Riunione/Francia, 2018, 27'
Per Florie, una giovane carcerata, la ultramaratona  dell'isola della Réunion rappresenta un'occasione di riscatto da una vita segnata da soprusi e violenze. Tre giorni di immersione in una natura spettacolare con la voglia di mettersi alla prova e di vincere. Sono gli ultimi momenti di libertà prima del ritorno a quella che è ormai diventata la sua casa.

Tithes & Offerings, di Tony Koros, Kenya, 2018, 16' – PN
Il pastore di una piccola e sgangherata chiesa pseudo-cristiana, esaltato dal carisma che può esercitare sulla sua gente, inscena finti miracoli per aumentare la sua credibilità. Finché un giorno, in modo del tutto inaspettato e involontario, qualcosa sembra  aiutarlo a realizzare i suoi piani…

Yasmina, di Claire Cahen, Ali Esmili, Francia, 2018, 20' – PN
La quindicenne Yasmina è la giovane promessa di una squadra di calcio. Brava e piena di grinta,  è determinata ad affermarsi nel mondo dello sport. Quando arrestano il padre clandestino, Yasmina deve decidere se nascondersi o giocare la partita più importante per il suo futuro.

CONCORSO EXTR'A
Selezione di film italiani a confronto con altre culture

Un barbiere davvero speciale, di Giulia Ciniselli, Italia, 2018, 16'- PI
A Cesate, un paesino del Nord Italia, un gruppo di richiedenti asilo viene coinvolto nella messa in scena dell’opera lirica “Barbiere di Siviglia” di Rossini. E’ l’occasione di conoscere un aspetto della cultura italiana e farsi conoscere dalla cittadinanza. Dopo due anni tre di loro, Sega, Bamba e Solomon, ci raccontano come avevano vissuto quell'esperienza.

Bautismo, di  Mauro Vecchi, Italia, 2018, 18'
Roman, giovane salvadoregno arrivato a Milano soltanto da pochi mesi per ricongiungersi con la madre, passa le sue giornate tra lezioni audio di italiano e bagni solitari nella natura. Fino all'incontro con Nora, che gli permetterà di entrare in contatto con altri coetanei, i ragazzi della più temuta gang sudamericana di Milano, l'Armada Latina. Ma quale sarà il prezzo da pagare per riemergere dall'isolamento?

Bismillah, di Alessandro Grande, Italia, 2018, 14'
Samira ha soltanto dieci anni e si ritrova sola ad accudire il fratello maggiore, costretto a letto da un forte dolore al ventre. Sarà una notte carica di inquietudine con la paura di far uscire allo scoperto la loro condizione di clandestini. Per darsi forza la bimba intona un canto d’infanzia della tradizione islamica.

Brucia la sabbia, di Riccardo Bianco, Italia/Siria, 2018, 32’
Riccardo Bianco, giovane regista torinese, pensava di sapere a cosa stesse andando incontro: una guerra lunga e cruenta, che sconvolge la Siria da più di cinque anni, ma di sicuro non ne aveva mai vissuta una sulla sua pelle. E sarà questa sua presunzione di conoscenza a mutare profondamente questa esperienza.

La Buona Novella, di Sebastiano Luca Insinga, Italia, 2018, 15’
La barca Bochra (colei che porta letizia, la buona novella) rimane arenata su una spiaggia della Sicilia dopo aver portato in salvo in Italia 130 migranti. Ora vede passare le ore del giorno, i bagnanti, le foto, gli sguardi, le domande e i commenti di chi non sa…

Et in terra Pacis, di Mattia Epifani, Italia, 2018, 27'
Passato, presente e futuro del Regina Pacis, il più grande Centro di Accoglienza Temporanea d’Italia tra il 1998 e il 2006, anno del suo totale abbandono. Tra documentario e fiction, il film ricerca una costante antitesi tra ciò che il luogo avrebbe dovuto essere e ciò che in realtà è stato e sarà.

Fashion Victims, di Alessandro Brasile, Italia/India, 2018, 42' - PM
Tamil Nadu, India meridionale. Milioni di adolescenti e giovani donne lavorano nell’industria tessile, dalla filatura del cotone alla produzione di capi di abbigliamento del pronto moda, per il mercato locale e internazionale. Spesso provengono da zone povere e rurali ed è  in questi villaggi che i “broker” reclutano migliaia di ragazze.

Flying Roots, di Micaela Zurita Poma, Federico Hu, Scilla Volpe Simoncelli, Ludovica Paesano, Italia, 2018, 37’
Sette adolescenti, tre storie di seconda generazione, un laboratorio video partecipativo. Flying Roots è un documentario d’auto-narrazione sulla ricerca del sé e della propria identità di un gruppo di adolescenti, che si interroga su alcune domande per loro più urgenti: chi sono io, quali sono le mie origini, qual è il mio futuro.

La gita, di Salvatore Allocca, Italia, 2018, 14'
Megalie è un’adolescente, ha mamma e papà africani ma è totalmente napoletana, parla il dialetto ed è tra i migliori studenti della sua classe. Le batte il cuore per Marco che aiuta nei compiti e sogna di andare in gita scolastica a Parigi per salire sulla ruota panoramica,  a migliaia di chilometri dalla periferia in cui vive. Ma la burocrazia si mette di traverso…

Hey Boys, di Gaetano Crivaro, Margherita Pisano,  Italia/UK, 2019, 34' - PI
In un piccolo paese sperduto della Sardegna sono ospitati dei minori non accompagnati. Immersi in un’atmosfera sospesa, le giornate scorrono lente. Un educatore cerca di farli sentire uguali, ma i ragazzi lamentano la mancanza di libertà e l’ipocrisia di quelle parole. Come diventare adulti all’interno di un piccolo paese montano, in cui è forte il sentirsi diversi e da cui i tuoi coetanei sono andati via?

L'interprete, di Hleb Papou, Italia, 2018, 16'
Una ragazza italiana di origini nigeriane  collabora con la polizia traducendo le intercettazioni telefoniche del traffico delle prostitute nigeriane. Minacce, maledizioni, l'omicidio di una madame. L’interprete  rimane profondamente turbata da questa realtà violenta e da quel residuo di credenze ancestrali che riscopre dentro di sé.

Kibera, di Tommaso Cotronei, Italia, 2019, 49’ - PM
Silvester insegna francese in una scuola autogestita nella fatiscente baraccopoli di Kibera.  Con pochi soldi un'associazione locale accoglie bimbi senza famiglia e cerca di garantire loro un'educazione. Silvester intanto sogna un futuro migliore, gli studi universitari e un po' di tempo libero da passare con la sua ragazza.

Il mondiale in piazza, di Vito Palmieri, Italia, 2018, 15’
Nel Sud Italia, un gruppo di ragazzi non si fa scoraggiare dall'esclusione dell'Italia dai Mondiali 2018  e decide di organizzare un mondiale parallelo in piazza, tra l’Italia e le altre nazionalità presenti nel paese. Ma una nazionale italiana composta da immigrati insiste per giocare per l'Italia....  

My Home, in Libya, di Martina Melilli, Italia, 2018, 66'
Martina, 28 anni, cerca la sua identità, le sue radici ed il concetto di casa indagando su Tripoli, la città dove hanno abitato i suoi nonni, con l’aiuto di un giovane libico contattato tramite i social media. Attraverso lo scambio di immagini e chat, la relazione tra i due diventa sempre più profonda. Il web permette loro di superare pian piano i confini fisici e culturali che separano le loro vite.

Il nido, di Christian Filippi, Italia, 2018, 15'
Fabio, maestro di scuola elementare, ha 45 anni e vive ancora con la madre.  Si prende cura del suo cane e degli uccellini che si posano sul suo balcone. Condivide l’amore per gli animali con Naima, badante di origine eritrea, che incontra  ogni sera quando porta il cane a passeggio. Un invito a cena può essere l'occasione per una piccola rivoluzione personale?

Non è una bufala, di Niccolò Gentili, Ignacio Paurici, Italia, 2018, 16'
Convinto che il terrorismo jihadista sia sul punto di attaccare l'Italia, Renzo (P. Bellocchio) vive ormai recluso nel suo appartamento tra la collezione completa dei libri di Oriana Fallaci e i cartoni di pizza e supplì che riceve a domicilio nutrendosi esclusivamente di cibo italiano. Deciso a farsi giustizia da solo, invia un pacco bomba all'Ambasciata Saudita....

La nostra storia, di Lorenzo Latrofa, Italia, 2018, 4'
Bellissimi disegni per un film di animazione  che racconta le memorie del padre di una ragazza italiana, emigrato dall’Italia del dopoguerra in Argentina, sovrapposte a quelle dell’attuale compagno di lei fuggito con la famiglia dalla miseria dell’Africa. Un parallelo importante tra la nostra migrazione di allora e quella attuale dall’Africa.

La notte di Cesare, di Sergio Scavio, Italia, 2018, 19'
Cesare è un anziano solitario, non conosciamo molto della sua vita. Guarda il mondo dai suoi occhiali spessi come fondi di bottiglia. Sembra essere distaccato da tutto, ma la sua dolcezza trabocca quando si prende cura di Kadim, il figlio di una sua vicina, una ragazza nigeriana che lavora spesso la notte.

Okike, di Edoardo Ferraro, Italia, 2018, 20'
Okike siede di fronte alla commissione per la valutazione del rilascio del permesso umanitario che deciderà del suo destino. Lui non parla italiano, ma ha tante cose da raccontare: il motivo per cui ha lasciato il suo paese natale in Africa, il dramma del viaggio, la Libia.   Decide di farlo attraverso un video.

Sombras, di Daniele Stocchi, Stefano Chiavarini, Italia, 2019, 8' - PN
Cantante di boleros (Ira Fronten) si esibisce in una intensa performance quando una presenza maschile minacciosa entra nel locale e interrompe la magia...

Soyalism, di Stefano Liberti, Enrico Parenti, Italia, 2018, 65'
In un mondo colpito dal cambiamento climatico e dalla sovrappopolazione, il controllo della produzione alimentare sta diventando sempre più un enorme affare per una manciata di grandi corporazioni.  Dagli allevamenti di maiali della Carolina del Nord e della Cina, alla monocoltura della soia sviluppata nella foresta pluviale amazzonica per nutrire gli animali ed esportata in Mozambico, il film descrive come l'espansione di questo processo sta mettendo a repentaglio l'equilibrio sociale e ambientale del pianeta.

Le Vietnam sera libre, di Cecilia Mangini, Paolo Pisanelli, Italia, 2018, 30’
La ultranovantenne Cecilia Mangini, prima documentarista d’Italia, ritrova i negativi dimenticati delle foto fatte durante la guerra in Vietnam del Nord da lei e dal compagno Lino del Fra durante i sopralluoghi di un documentario che non sono mai più riusciti a fare. Un lavoro sulla memoria, quella del passato, che Cecilia ha ancora fervida e quella del presente che, alla sua età, si dissolve come una scritta sull’acqua. Sapiente lavoro di montaggio che ridà vita a quell’avventura a sostegno del popolo vietnamita combattente.

14/03/2019, 17:04