TUTTE LE MIE NOTTI - Una notte per conoscersi


Il film di Manfredi Lucibello, opera prima con Barbora Bobulova, Benedetta Porcaroli e Alessio Boni è un thrille psicologico che affonda nel carattere dei personaggi. Prodotto da Carlo Macchitella e Manetti Bros, una produzione Mompracem con Madeleine e Rai Cinema, musiche originali di Yakamoto Kotzuga, distribuito da 102 Distribution, uscirà nelle sale il 28 marzo.


TUTTE LE MIE NOTTI - Una notte per conoscersi
Alessio Boni in "Tutte le mie Notti"
Una ragazza corre scalza nella notte, in abito da sera, il volto rigato dalle lacrime, il trucco sfatto. Come inizio potrebbe sembrare un perfetto thriller psicologico, Sara (Benedetta Porcaroli), scappa da qualcosa o da qualcuno, attraversa un bosco, è terrorizzata, deve essere successo qualcosa che l’ha stravolta. Poi, per fortuna passa una macchina che la soccorre, al volante Veronica (Barbora Bobulova) che la fa salire.

La ragazza le dice che era ad una festa ed ha litigato con il suo fidanzato e non sapendo dove passare la notte, accetta l’ospitalità che Veronica le offre. Grazie ad una serie di colpi di scena verremo pian piano a scoprire cosa è veramente successo nella villa del “festino”. Intanto che il fidanzato non esiste ma soprattutto verremo a conoscere l’esistenza di una seconda ragazza Claudia, rimasta nella casa colpita da un malore, forse a causa di una overdose, ed è proprio lei la causa del pianto e della preoccupazione di Sara.

Già dall’inizio l’intrigo si fa fitto, non smentendo una certa tensione nello svolgimento, sino alla sua conclusione, in cui colpo di scena dopo colpo di scena, si capisce come in realtà sono andate veramente le cose quella sera.

La storia potrebbe essere perfetta per un thriller ma non riesce a far saltare sulla sedia che in realtà forse non è nemmeno l’obiettivo del regista Manfredi Lucibello, il quale ha incentrato tutto sulla personalità dei personaggi e sul mutamento dei rapporti vecchi e nuovi che si vengono a creare tra di loro. Ci spiega che inaspettatamente, durante la scrittura, la storia ha preso una forma diversa, grazie all’evoluzione dei due personaggi femminili, le cui prospettive sono cambiate nel corso dell’opera.

Il tratto psicologico è quello su cui il film è incentrato, la descrizione dei sentimenti, la crescita del rapporto, la fiducia, l’amicizia, ma soprattutto la capacità di ascoltare la propria coscienza si concluderà all’alba, dove vedremo i tre personaggi sotto una luce diversa.

Manfredi Lucibello dopo nove premi internazionali per il cortometraggio “Storia di nessuno” nel 2010, vince parecchi altri premi con il docu-film “Centoquaranta -La strage dimenticata” nel 2013 e si cimenta, poi, nella scrittura e nella regia di questa opera prima ”Tutte le mie notti”.

24/03/2019, 19:30

Silvia Amadio