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DOLCISSIME - Quattro ragazze, una piscina e un'amicizia


L'opera seconda di Francesco Ghiaccio racconta l'adolescenza, il bullismo e il nuoto sincronizzato


DOLCISSIME - Quattro ragazze, una piscina e un'amicizia
Essere adolescenti e sovrappeso è difficile nel mondo odierno, dominato dall'immagine e dalla necessità di sentirsi accettati, omologati, uguali agli altri per non essere ignorati. Solo unendo le forze, infatti, Mariagrazia, Chiara e Letizia riescono a districarsi nella quotidianità, appoggiandosi l'un l'altra davanti a genitori che non capiscono, compagne di scuola che insultano, potenziali fidanzati che non conoscono i loro 'chili' di troppo...

"Dolcissime" è tutto qui, la sceneggiatura di Francesco Ghiaccio (anche regista) e Marco D'Amore punta tutto sul desiderio di sentirsi normali e accettati, e sul fatto inconfutabile che se prima non si riesce a farlo da soli è inutile sperare che lo faccia il resto del mondo.
Allenamenti un po' improvvisati ma efficaci, momenti di svolta personale e l'aiuto imprevisto di una compagna di scuola aiuteranno le ragazze, che dovranno imparare dal nulla un diverso rapporto con i propri corpi.

Quattro esordienti (le tre 'chiattone' e la loro compagna di scuola Alice, capitana della squadra di sincro) scelte dopo un lungo casting, un trio di attori adulti (Vinicio Marchioni, Valeria Solarino, Licia Navarrini) cui affidare ruoli piccoli ma decisivi: Ghiaccio e D'Amore scelgono la via della commedia ma sanno trovare la commozione del pubblico quando serve, valorizzando la freschezza e la caparbietà delle loro attrici (meno efficaci quando il testo è troppo scritto, più convincenti nel resto), brave anche a impegnarsi nella parte fisica del ruolo.

Film pensato soprattutto per un target di coetanei, che dovrebbero apprezzare, ma capace anche di parlare a chi ha qualche anno in più. Con tatto, delicatezza e qualche ingenuità, ma anche con tanta voglia di comunicare.

30/07/2019, 17:09

Carlo Griseri