VISIONI SARDE - A Manchester e Buenos Aires
Continua il percorso di "
Visioni Sarde” nel mondo. Dopo Monaco di Baviera (dove farà tappa il 18 settembre), la rassegna sarà presentata contemporaneamente, in data 22 settembre, a Manchester e Buenos Aires.
A Manchester l'organizzazione sarà curata dal Comitato Dante Alighieri e dal Comites. A Buenos Aires il progetto sarà invece proposto dall'Asociación Italiana Sardi Uniti de Buenos Aires presieduta da Beatriz Marongiu.
Si rinnova così la collaborazione con Margarita Tavera, presidente della Federacion Sarda Argentina, dopo le proiezioni di "Visioni Sarde" realizzate nello scorso anno presso il Circulo Sardo di La Plata e l'Asociación Circulo Sardo del Nordest Argentino di Tucumán.
La rassegna cinematografica, ideata per dare visibilità alle pellicole realizzate dai giovani registi sardi, propone quest’anno una serie di cortometraggi che trattano con diverso stile narrativo argomenti come l’immigrazione, la guerra e la multiculturalità. A conferma del suggerimento di Tolstoj "Parla del tuo villaggio e parlerai del mondo", le storie, pur ambientate o realizzate in Sardegna, affrontano tutte temi di valore universale.
Questi i titoli in cartellone a Buenos Aires:
- “Dans l’attente” di Chiara Porcheddu. Un centro di accoglienza. La sensazione di attesa e di sospensione temporale di chi si è lasciato alle spalle una vita e non è ancora entrato nella nuova.
- “Eccomi (Flamingos)” di Sergio Falchi. La migrazione delle persone è un fenomeno naturale e inevitabile come quella dei fenicotteri, stabilitisi in Sardegna e diventati ora simbolo e gloria dell'isola a metafora di una felice integrazione. Sarà la natura a far superare i vecchi pregiudizi fra un burbero pescatore e una ragazzina migrante nascosta nel suo capanno da pesca.
- “Il nostro concerto” di Francesco Piras. Ognuno, almeno una volta nella vita, ha il suo momento di gloria. Un eccentrico pensionato cagliaritano incontra in una chat-room una pianista tedesca e tra i due nasce una singolare amicizia fatta di musica e piccoli momenti di quotidianità.
- “La notte di Cesare” di Sergio Scavio. L'umanità semplice e compassionevole degli abitanti del rione di San Donato, uno dei più antichi quartieri popolari del centro storico di Sassari è rappresentata da Cesare, un uomo anziano e solitario. Una sera la sua vicina di casa gli chiede di badare a suo figlio Kadim. Tra i due si creerà un rapporto che travalica l’età e le differenze culturali.
- “Sonus” di Andrea Mura. Un viaggio onirico, in una Sardegna sospesa nel tempo, ci porta alla scoperta della Sardegna più intima e ancestrale immergendoci nelle sonorità della natura e dell’uomo.
- “Spiritosanto – Holy spirit” di Michele Marchi. Il dramma umano di un adolescente affetto da un grave disturbo di personalità. Il giovane borderline che vive affidato ai servizi sociali usa il sacramento della cresima per tentare di risolvere i suoi problemi giudiziari.
- “The wash – la lavatrice” di Tomaso Mannoni. Una donna raccoglie i panni lavati, stende su una terrazza. Alcuni militari ritirano le divise lavate e stirate. A Capo Teulada c’è un poligono militare. Esercitazioni che fanno tremare la città e inquinano. Si cerca la verità sulla causa dei decessi per tumore, riconducibili alle esercitazioni militari. Un silenzio assordante, un paesaggio bellissimo e terribile allo stesso tempo.
- “Warlords” di Francesco Pirisi. Due bambini – uno in Africa, l’altro in Siria – affrontano la guerra che distrugge senza pietà i rispettivi paesi. Per cercare di sopravvivere il primo deve combattere in una milizia para-militare, il secondo deve fuggire dalle bombe.
La distribuzione nel mondo dei cortometraggi di "
Visioni Sarde" è resa possibile grazie all'apporto finanziario della Regione Sardegna - Assessorato del Lavoro ai sensi della L.R. 7/1991. La gestione del progetto regionale è stata affidata a Sebastiano Tettei, presidente del Circolo "Su Nuraghe" di Alessandria che gode del sostegno assicurato da Sardegna Film Commission di Nevina Satta.
06/09/2019, 18:01