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Note di regia de "Il colpo del cane"


Note di regia de
La struttura
Il film si struttura con due parti asimmetriche. La prima è un lungo preludio. La seconda invece è una digressione sull'antagonista della prima parte. Ho volutamente cercato una struttura sbilenca che potesse viaggiare sui binari dell'emotività dei personaggi, senza basarmi su “algoritmi narrativi” precostruiti. È un film sui punti di vista e di come la realtà cambi a seconda dell'angolo da cui la guardiamo. Anche il genere non è uno solo: la commedia, il dramma, il mistero e l'azione si incrociano nella stessa storia.

Il personaggio di Edoardo Pesce
Si raccontano due lati dello stesso uomo. Abbiamo costruito un personaggio visivamente bizzarro ma che è stato diretto nella recitazione nella maniera più credibile possibile. Il metallaro Orazio apparentemente cupo e minaccioso, è in realtà un romantico insicuro. Sono sempre stato affascinato dalla figura dei “metallari romantici” ogni volta che li ho conosciuti!
In questo film mi sono disinteressato alla classica suddivisione del mondo narrativo in buoni e cattivi perché come motore per ognuno di essi ci sono i soldi; e l'assenza di soldi genera un movimento per cercare di ottenerli. È un film movimentato perché ognuno di loro vorrebbe cambiare la propria posizione sociale.

Le ragazze
Sono una coppia omosessuale di ragazze molto affiatate. L'omosessualità nel film non è un tema ma un contenuto. Per me l'unico modo per “curare” dalla discriminazione sessuale è NON fare un film sul fatto che loro siano omosessuali, ma è così e basta, non conta per la trama.

Il suono e la musica
Insieme al fidato sound designer Francesco Lucarelli abbiamo costruito un suono narrativo. Talvolta sopra a immagini realistiche abbiamo caricato la drammaticità
sonora partendo dal presupposto che con il suono si agisce nel subconscio dello spettatore che non viene distratto ma comunque condizionato. Le musiche sono state composte dall'americano Robert Aiki Aubery Lowe che ha creato una musica elettronica organica e viva che si adattasse ai vari personaggi.

Gli animali del film
Il cane, le pecore e il pappagallo sono, per me, i personaggi chiave della storia. Selvatici,
ammaestrati e umanizzati. Animali che convivono con gli uomini, ma fanno parte di un altro mondo, spesso li trattiamo come qualcosa di nostro e ci dimentichiamo che loro hanno una loro storia, una loro identità.

L'approccio registico
La regia è al servizio della storia e dei personaggi. Ho cercato di dirigere gli attori in maniera credibile e realistica in una storia che se recitata sopra alle righe poteva risultare forzata. Ho voluto quindi non esagerare con inquadrature troppo costruite e fatto in modo che al montaggio il ritmo avesse delle accelerate e dei momenti dove si soffermasse su alcune scene particolarmente importanti.

Fulvio Risuleo