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RUSSIA-ITALIA FILM FESTIVAL 2019 - I vincitori


RUSSIA-ITALIA FILM FESTIVAL 2019 - I vincitori
La giuria, composta dalla regista Tatiana Danil’yants, dallo storico del cinema e docente della Scuola di cinema di Mosca Vsevolod Korshunov e dalla critica cinematografica e giornalista Daria Mitina, ha annunciato i nomi dei vincitori.

I premi ai film in concorso al RIFF sono stati così assegnati:

Il Gran Premio del Festival è stato attribuito a «Il traditore» di Marco Bellocchio «per la veridicità e la profondità del racconto, per il ritratto psicologico dei personaggi e per il contributo alla comprensione della storia italiana contemporanea».

Il primo premio è stato attribuito ex equo a «Il peccato» di Andrey Konchalovsky «per la grandezza del suo messaggio e per il contributo artistico allo studio delle grandi figure della storia italiana» e a «A ciambra» di Jonas Carpignano «per la riflessione sulle sfide sociali del nostro presente, per l’eccellente lavoro svolto con gli attori non professionisti e per aver proseguito le tradizioni umanistiche del neorealismo». A ritirare il premio per «Il peccato», l’ospite d’onore del festival Natalia Andreevna Konchalovskaya, figlia del regista Andrey Konchalovsky.

Il secondo premio è stato attribuito ex equo a «Il grande spirito» di Sergio Rubini «per l’impeccabile scrittura drammaturgica e per il suo eccellente duetto di attori» e a «Il bene mio» di Pippo Mazzapesa «per la sottile psicologia dei personaggi, il lirismo e la profondità delle immagini».

Il Premio speciale della giuria è invece stato assegnato a «Napoli velata» di Ferzan Ozpetek, «per la fedeltà alla tradizione del cinema d’autore e per averci mostrato un’immagine vivida e fantasmagorica di Napoli e dei suoi abitanti».

Il premio per la miglior commedia è stato assegnato ex equo a «Nevermind» di Eros Puglielli e a «L’uomo che comprò la Luna» di Paolo Zucca, «per la stravaganza nell’approccio al genere comico».

Inoltre, sono stati anche attribuiti dei premi speciali da parte degli organizzatori del Festival.

A ricevere uno di questi premi, il documentario «Bruciate Napoli» di Arnaldo Deleaye, «per aver rappresentato la difesa eroica di Napoli tra il 27 e il 30 settembre 1943». Il regista ha ritirato personalmente il premio.

Un altro premio speciale è andato al film a episodi «Come se non ci fosse un domani» di Igor Biddau, «per una comicità che non conosce confini». Il regista e i due attori protagonisti Michele e Stefano Manca sono venuti a Mosca per assistere alla cerimonia.

Il premio ufficiale del Festival, il «Tappeto rosso del RIFF» è stato ideato da un artista di fama internazionale come Marco Bravura, le cui bellissime opere e installazioni sono presenti in numerose capitali mondiali: la sua «Ardea Purpurea» è stata inserita nella lista dei siti UNESCO dell’Adriatico.

27/11/2019, 15:15