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VIAGGIO IN AUSTRALIA - Al MIC di Milano alla scoperta del Continente


VIAGGIO IN AUSTRALIA - Al MIC di Milano alla scoperta del Continente
In occasione della mostra “Australia – Storie dagli Antipodi” che si terrà dal 17 dicembre 2019 al 9 febbraio 2020 presso il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, dal 19 gennaio al 2 febbraio 2020 il MIC – Museo Interattivo del Cinema propone Viaggio in Australia – Il cinema racconta il Nuovo Continente, un viaggio emozionante all’interno di una terra a noi per molti versi ancora sconosciuta, nato idealmente su una nave del 1924 che, dal porto di Genova, ci conduce a Melbourne. Nelle immagini, girate da Angelo Drovetti nel film Dall’Italia all’Australia, ci sono i volti degli italiani pieni di speranza che da lì a poco intraprenderanno un nuovo cammino in un grande Paese.
Un omaggio che vuole anche celebrare una terra e una cultura fortemente minacciata dai devastanti incendi degli ultimi mesi.

La ricca rassegna di 21 titoli si compone di due anime. La prima è quella degli autori australiani che con la loro opera hanno cercato di scavare nelle molteplici contraddizioni del loro Paese e ne hanno dato una loro interpretazione. Registi come Peter Weir, Philip Noyce (La generazione rubata), Fred Schepisi, Baz Luhrmann (Australia) e Warwick Thorton (Sweet Country, premio speciale della giuria alla 74ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia) hanno, in diverse epoche affrontato le luci e le ombre del loro Paese raccontandole a livello internazionale.
La seconda anima è quella dei registi internazionali che si affacciano a questa terra sconosciuta e misteriosa con uno sguardo diverso, curioso e a tratti incantato. È il caso di registi come il tedesco Werner Herzog con Dove sognano le formiche verdi, la neozelandese Jane Campion con il film Lezioni di piano (vincitore della Palma d'oro al 46º Festival di Cannes e di tre Premi Oscar nel 1994), l’italiano Luigi Zampa con la commedia Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata e l’americano John Curran con Tracks – Attraverso il deserto.

In mezzo la visione del regista Giorgio Mangiamele, regista italo-australiano dal tratto neorealista, fautore di un cinema di grande poesia visiva e di ricerca espressiva raramente approdato in Europa, di cui la rassegna proporrà due opere in edizione restaurata dal National Film and Sound Archive di Canberra: il lungometraggio Clay del 1965 e il cortometraggio The Spag del 1962.
Spazio anche a proiezioni per i più piccoli come Bianca e Bernie nella terra dei canguri e a momenti di divertimento con Priscilla - La Regina del deserto con dress code in tema con il film.

In rassegna anche imperdibili anteprime: il già citato Swett Country di Warwick Thorton e Goldstone - Dove i mondi si scontrano di Ivan Sen.

Fondazione Cineteca Italiana proporrà, come grande evento di apertura, la versione restaurata del film Dall’Italia all’Australia di Angelo Drovetti con accompagnamento musicale del Milano Dixie Quartet.

Si comincia domenica 19 gennaio alle ore 15 con un classico Disney che trasporterà i più piccoli nella misteriosa terra australiana: Bianca e Bernie nella Terra dei Canguri.

Dalle ore 17 grande evento di apertura con la proiezione del cortometraggio The Spag del 1962 del regista italo-australiano Giorgio Mangiamele, uno dei primi film che testimoniano la vita dei migranti verso il Nuovo Continente, una preziosa riscoperta proposta qui nella versione restaurata dal National Film and Sound Archive of Australia.
A seguire la proiezione della versione restaurata da Fondazione Cineteca Italiana di Dall’Italia all’Australia di Angelo Drovetti, con accompagnamento musicale del Milano Dixie Quartet. Documento di estrema importanza, il film è la testimonianza diretta del regista Angelo Drovetti del viaggio di 85 italiani a bordo della nave Regina d’Italia verso il continente australiano.

Martedì 21 gennaio alle ore 16.30 si parte per un altro viaggio in Tracks – Attraverso il deserto di John Curran, l’avventura di Robyn Davidson assieme al suo fedele cane e saltuariamente al fotografo del National Geographic Rick Smolan attraverso il deserto australiano, da Alice Springs fino all’Oceano Indiano.

In programmazione mercoledì 22 gennaio alle ore 15.00 Picnic ad Hanging Rock di Peter Weir, la storia di un gruppo di ragazze che, recatesi per un picnic ad Hanging Rock scompaiono misteriosamente. Film del 1975, tra i primi lungometraggi australiani ad avere una visibilità internazionale ed un ottimo successo commerciale. A seguire, alle ore 17.00 La generazione rubata di Philip Noyce, una viva denuncia per la deportazione di migliaia di bambini meticci aborigeni da parte del governo australiano terminata negli anni Settanta, una ferita ancora aperta nella storia del Nuovo Continente affrontata di petto dal regista australiano.

Giovedì 23 gennaio alle ore 15 una commedia del maestro Luigi Zampa con un cast d’eccezione che annovera i nomi di Alberto Sordi e Claudia Cardinale: Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata, la storia di un emigrato italiano in Australia alla ricerca di una moglie italiana, alle prese con una prostituta che cerca un pretesto per cambiare vita. A seguire alle ore 18.30 verrà proposto il film sperimentale realizzato dal collettivo australiano Soda_Jerk, coinvolto nella mostra “Australia. Storie dagli Antipodi” al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano: Terror Nullius, una rielaborazione di più generi da cui emerge una sorprendente riscrittura delle mitologie nazionali australiane.

Venerdì 24 gennaio alle ore 15 è la volta di Australia del regista Buz Luhrmann. Australiano di origine, Luhrmann cela, dietro la storia puramente cinematografica, una denuncia allo scandalo sulle “generazioni rubate”, un piano governativo del Commonwealth per assimilare gli indigeni nella dominante comunità bianca. Due protagonisti d’eccezione, Nicole Kidmann e Hugh Jackman , e una candidatura all’Oscar ai migliori costumi per un film dai molti retroscena.

Sabato 25 gennaio alle ore 16 uno scontro tra difensori dell’ambiente e cercatori di petrolio nel film firmato dal regista tedesco Werner Herzog Dove sognano le formiche verdi, dove lo sguardo del regista europeo si posa sulle problematiche che affliggono un continente così lontano.

La rassegna prosegue sempre sabato 25 gennaio alle ore 18 con l’anteprima per Milano di Sweet Country del regista Warwick Thorton, film sul fragile equilibrio tra proprietari terrieri anglosassoni e servi aborigeni, visto dagli occhi di due aborigeni, Sam e Lizzie, costretti alla fuga. Vincitore del premio della Giuria alla 74ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia del 2017, Sweet Country si presenta come un western dai tratti rigorosi che riflette a fondo sul concetto di giustizia e sulla necessità di cambiamento e di rinnovamento che ogni società si trova ad affrontare.

Domenica 26 gennaio alle ore 17.00 si esplorerà un’altra problematica del continente australiano con la proiezione di Kangaroo, A Love-Hate Story di Kate e Michael McIntyre, un’inchiesta sull’uccisione ogni anno di circa due milioni di canguri per le loro pelli. La denuncia della LAV interessa anche il nostro Paese, tra i primi importatori in Europa di questo pellame per le produzioni di alta gamma nel settore della moda e dell’abbigliamento sportivo. Presenti in sala per un dibattito sull’argomento con il pubblico il biologo Dror Ben-Ami e Ilaria Turchini, responsabile sede locale LAV di Milano.

Martedì 28 gennaio alle ore 16.30 sarà la volta di Lion – La strada verso casa di Garth Davis, la storia di un bambino indiano abbandonato che verrà accolto da una famiglia australiana e, una volta adulto, cercherà le sue origini. Il film ha ottenuto 6 candidature ai Premi Oscar, 1 candidatura al David di Donatello, 4 candidature ai Golden Globes, 5 candidature e vinto 2 BAFTA, 6 candidature al Critics Choice Award e ottenuto un ottimo successo al botteghino.

Si prosegue mercoledì 29 gennaio alle ore 15 con 10 canoe di Rolf de Heer e Peter Djigirr, una storia che esplora il mondo degli aborigeni, le loro tradizioni e la terra australiana attraverso il racconto di un aborigeno che, tra presente e passato, rivive le vicende della sua famiglia, gli amori, le passioni, le gelosie, le guerre, gli aspetti religiosi e le stregonerie. A seguire, alle ore 17 Two Mothers, della regista francese Anne Fontaine tratto dal romanzo del Premio Nobel Doris Lessing, film che non teme di raccontare una storia piena di tabù: l’amore e la relazione di due ragazzi l’uno con la madre dell’altro.

La giornata si chiude alle ore 20.30 con l’anteprima del film Goldstone - Dove i mondi si scontrano del regista Ivan Sen, un complesso noir sul presente dell'Australia e sulle nuove forme di schiavitù del potere bianco che scava nel passato di una nazione nata dal sangue degli aborigeni. Il detective di origini aborigene Jay Swan viene inviato a Goldstone, una città mineraria nel deserto australiano, per indagare sulla scomparsa di una ragazza asiatica, ma troverà la resistenza della comunità.

Giovedì 30 gennaio alle ore 15 verrà proposto Un grido nella notte del regista australiano Fred Schepisi, con Meryl Streep e Sam Neil, su un grave caso di errore giudiziario: una coppia perde la figlia più piccola durante una giornata in campeggio e diventa le vittime del pregiudizio di chi li vuole colpevoli.
A seguire alle ore 17.30 Lezioni di piano di Jane Campion, film vincitore della Palma d’Oro al 46º Festival di Cannes nel 1993 e di 3 premi Oscar per Migliore Attrice (Holly Hunter), Migliore Attrice Non Protagonista (Anna Paquin) e Migliore Sceneggiatura Originale (Jane Campion), la storia d’amore tra una donna muta e un uomo ostracizzato e misterioso accomunati dalla passione per il pianoforte.

Venerdì 31 gennaio alle ore 15 verrà proiettato Le nozze di Muriel di P.J.Hogan, la storia di una giovane poco attraente col sogno di sposarsi, una tragi-commedia cult in Australia su come affrontare la crisi d’identità, le proprie insicurezze, la differenza fra essere e apparire. A seguire, alle ore 17, il film Lantana di Ray Lawrence, un giallo claustrofobico sulla misteriosa scomparsa di una donna e sull'indagine di un detective che si renderà conto di essere coinvolto più di quanto credesse.

Sabato 1 febbraio alle ore 18 andrà in scena un musical a cui il pubblico è invitato a partecipare con dress code a tema: Priscilla regina del deserto di Stephan Elliot, vincitore del premio Oscar per i migliori costumi nel 1995, è la storia di un irriverente trio di drag queen che intraprendono un esilarante viaggio attraverso l’Australia, accompagnati da una colonna sonora rigorosamente anni Settanta.

La rassegna si chiude domenica 2 febbraio alle ore 17 con un omaggio al regista Giorgio Mangiamele con la proiezione del suo Clay, lungometraggio drammatico del 1965 sulla storia d’amore tra un assassino in fuga e un’artista, candidato anche alla Palma D’Oro al Festival del Cinema di Cannes del 1965, nella la versione restaurata dal National Film and Sound Archive of Australia.

13/01/2020, 15:20