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PIETRE DINCIAMPO - Il 5 novembre su Rai Storia
la storia delle tre pietre di Viterbo


PIETRE DINCIAMPO - Il 5 novembre su Rai Storia la storia delle tre pietre di Viterbo
Gioved 5 novembre 2020 su Rai Storia alle ore 20:30 in Pietre dInciampo - nuova docu-serie storica in 6 episodi ideata da Simona Ercolani e prodotta da Stand By Me Annalena Benini racconter la storia dietro le tre pietre dinciampo posate in via della Verit 19 a Viterbo, dedicate ad Angelo Di Porto e a Vittorio Emanuele e Letizia Anticoli. Una storia di solidariet e resistenza arricchita dalla testimonianza diretta del nipote di queste vittime della Shoah, che ricorda il padre Silvano e la giovane ragazza che lo salv dalleccidio nazista.

Angelo e Letizia vivevano a Viterbo, dove avevano una piccola merceria, insieme ai genitori di lei, Vittorio Emanuele e Reale, e a loro figlio Silvano. La famiglia, una delle poche di origini ebraiche a Viterbo, era molto benvoluta da tutti. Il 2 dicembre del 1943 la vita della famiglia viene stravolta: proprio davanti alla loro abitazione infatti Angelo, Letizia e Reale vengono arrestati e portati via dalle milizie fasciste che li conducono al carcere di Santa Maria in Gradi. Il piccolo Silvano, di soli 8 anni, si salva dallatroce destino riservato al resto della famiglia solo grazie al tempestivo intervento di una vicina di casa, una ragazza di soli 17 anni che lo prende per mano e lo allontana fingendo che fosse suo figlio. Anche Vittorio Emanuele viene arrestato qualche tempo dopo, a Roma. Il 22 Marzo 1944, Angelo, Letizia e Reale vengono caricati su un camion: sono destinati al campo di transito di Fossoli. Mentre sta salendo sul camion, Reale cade e si rompe una gamba. Probabilmente perde conoscenza e resta distesa sullasfalto, e i fascisti credendola morta, la abbandonano l. Viene salvata da un muratore viterbese, che la fa accomodare sulla sua carriola e la porta allospedale di Viterbo, dove viene nascosta e curata da un medico e da un infermiere, Francesco Morelli.
Angelo, Letizia e Vittorio Emanuele, invece, non faranno mai ritorno dai campi di sterminio. Silvano non ha mai dimenticato la sua famiglia e per anni ne ha tramandato la memoria, che oggi rivive in Angelo, suo figlio.

Nate dalliniziativa dellartista tedesco Gunter Demnig, le pietre dinciampo sono sanpietrini in ottone che segnano le abitazioni o i luoghi di lavoro di persone che sono state vittime della persecuzione nazifascita: ebrei, oppositori politici, militari, rom e sinti, omosessuali deportati nei campi di sterminio o giustiziati. Ciascuna di queste pietre, pi di 1.300 solo in Italia, rappresenta e tramanda ai posteri una storia di discriminazione e crudelt, di vite distrutte e di famiglie separate: in Pietre dInciampo la giornalista, editorialista e scrittrice Annalena Benini conduce il pubblico attraverso lintimo racconto di sei storie emblematiche, ambientate a Milano, Livorno, Viterbo, Roma e Napoli, attraverso interviste ai famigliari, ricordi di famiglia come lettere e fotografie e ripercorrendo luoghi diventati simbolo della follia nazifascista, come il campo di Fossoli (MO), il binario 21 della Stazione Centrale e il carcere di San Vittore a Milano, le strade del ghetto ebraico di Roma.

Pietre DInciampo, attraverso le testimonianze dei famigliari delle vittime e il contributo di storici, ricostruisce unItalia ferita dal nazifascismo, divisa e complessa, attanagliata dalla paura e nello stesso tempo ricca di uomini e donne impegnati a combattere contro lorrore e a offrire riparo e aiuto al prossimo, a costo anche della propria vita. Pietre dinciampo, tasselli di un puzzle che, da Nord a Sud, ci spinge a non dimenticare.

Pietre dInciampo una serie di 6 episodi da 25 minuti ciascuno ideata da Simona Ercolani, prodotta da Stand by me in collaborazione con Rai Cultura. Condotto da Annalena Benini. Produttore creativo Simona Ercolani, Supervisore alla produzione Teresa Carducci, produttore esecutivo Alessandro Grillo. A cura di Andrea Felici. Scritto da Annalena Benini, Lorenzo De Alexandris, Leyla Monanni, Nunzia Scala con la consulenza storica di Amedeo Osti Guerrazzi, Dario Biocca, Gabriella Gribaudi, Elisa Guida, Gadi Luzzatto Voghera e Stefania Ficacci. Regia di Claudio Pisano.

04/11/2020, 16:38