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GIORNATE DEGLI AUTORI 18 - Anteprima per "Constitutional Circus"


GIORNATE DEGLI AUTORI 18 - Anteprima per
Il 2 settembre, alle 17.30 nella Sala Laguna, verrà presentata in anteprima la docu-serie dell’eclettico regista, Berardo Carboni, “Constitutional Circus”. La serie, realizzata da Piroetta e Smart Network Group, è stata girata durante il primo lockdown tra Calabria e Abruzzo, e sarà presentata in anteprima alle Giornate degli Autori, Isola Edipo, durante la 78ª Mostra del Cinema Venezia,e dal 15 settembre disponibile on demand sulla piattaforma ITsART.
Visione e ossessione della cinematografia di Carboni (dal controverso Shooting Silvio, 2006, dove viene messo in scena in modo onirico ed esorcizzante l'omicidio di Berlusconi, al pluriginoso Youtopia, 2018, dove si racconta la precarietà della società contemporanea e la dark side della rete, con protagonista Matilda De Angelis) è la partecipazione attiva. In tempi di pandemia, con accessi ridotti agli spettacoli di cinema e teatro, si può provare a stimolare il pubblico giocando su più media? Questa è l’idea alla base del format di Constitutional Circus, un audace progetto creativo in tre atti: spettacolo teatrale, docu-serie e social.

Constitutional Circus è la metafora dell’Europa. L’ Europa che questo circo immagina è nuova e diversa da quella prevista dai Trattati, ma è coerente con la nostra tradizione sociale e il nostro patrimonio culturale. Tanti gli interrogativi e le provocazioni che mettono in luce soluzioni alternative al mondo post-pandemico. E a scommettere su questa nuova Europa, che nasce da un concetto di Circo stravolto e rivoluzionato, è ITsART, il nuovo canale on demand dove dal 15 settembre p.v., sarà possibile farsi s-travolgere con la visione della prima stagione (7 puntate).

Nel cast anche Demetra Bellina, protagonista a fianco di Claudio Bisio della nuova serie Amazon tratta dal film “Tutta Colpa di Freud” e protagonista dell'ultimo film di Gabriele Salvotores, "Comedians".

Lo spettacolo è proprio un circo, si succedono una serie di numeri tra loro collegati da una narrazione non lineare. Il primo ad entrare in scena è un acrobata: “Volo Pindarico” (Mario Russo) che rappresenta tutti noi, il popolo ingabbiato, che subisce per primo le mancanze e le privazioni del sistema malato e cerca disperatamente di liberarsi da quest’ultimo con acrobazie (veri e propri “voli pindarici”). Poi assistiamo ai battibecchi tra due clown “Signor Stato” e la “Signorina Europa” (interpretati rispettivamente da Giovanni Vicentin e Désirée Giorgetti) per poi proseguire con sempre più accese discussioni sui concetti di modernità e progresso tra Pico Della Mirandola (Francesco Ferrieri), Lef -Rivoluzione francese (Ilde Mauri) e Steam-Rivoluzione industriale (Raffaella Paleari). Tra i temi toccati anche la critica ai paradisi fiscali, la re- distribuzione della ricchezza e l’ambiguo sistema della finanza e degli algoritmi, concetto spiegato da Demetra Bellina, che interpreta la “Domatrice degli algoritmi”.

Il cast presente a Venezia interagirà in costume con il pubblico, improvvisando delle allegoriche “interviste pasoliniane”: è possibile progettare un’Europa che abbia al centro la natura, le città e gli esseri umani più che la "tutela" delle élite finanziarie e delle multinazionali? È possibile pensare un mondo senza capitalismo?....

Spiega Berardo Carboni: “Un paio di anni fa ho incontrato Ken Loach, al quale ho chiesto che cosa c’era per lui al centro del mondo. Lui mi ha risposto, mostrando anche un po’ di imbarazzo, «I am just an humble filmaker ». Non sapevo cosa volesse dire humble, lo cercai su Google, voleva dire umile. Per giorni la parola humble mi risuonava in testa; nello stesso periodo ho incontrato un acrobata che insegnava alla Royal Circus School di Londra, ho pensato che il circo - essendo allo stesso tempo favoloso e iper-umile - era il media adatto per provare a realizzare uno spettacolo sofisticato ma al contempo popolare, capace di incidere nell’immaginari. E così ho radunato intorno a quest’idea un pool di talentuosi attori e, l’estate scorsa, siamo partiti per tre settimane di studio e scrittura scenica, facendo un viaggio tra l’Abruzzo e la Calabria. Ci siamo fermati in tre piccoli paesi che ci hanno ospitato (Roccascalegna, Longobucco e Bisignano) e abbiamo lavorato sul testo con gli attori fino a raggiungere una prima ipotesi di messa in scena, tutta questa esperienza è stata filmata diventando la docu-serie che da 15 settembre sarà visibile sulla nuova piattaforma ITsART, in ogni episodio ciascuno dei sette attori protagonisti racconterà di se stesso, del suo personaggio, del senso dello spettacolo e della sua idea di società».

30/08/2021, 08:24