VENEZIA 78 - "Inferno Rosso", alla scoperta di Joe D'Amato


Gomarasca e Zanin costruiscono un ritratto a pių voci del regista Aristide Massaccesi e della sua carriera


VENEZIA 78 -
Unico. Lo definisce cosė Nicolas Winding Refn in un simpatico breve video introduttivo mostrato al pubblico della Mostra di Venezia prima dell'inizio di "Inferno Rosso. Joe D'Amato sulla Via dell'Eccesso", da lui prodotto e co-diretto da Manlio Gomarasca e Massimiliano Zanin.

Unico, Joe D'amato, lo era davvero. C'č infatti da essere d'accordo con lui, dopo aver visto il film e visto riassumere in poco pių di un'ora di racconto le sue mille vite, i suoi mille nomi, le sue mille derive artistiche che sembrerebbero opera di tante persone diverse, tutte riunite nell'unico Aristide Massaccesi, artigiano del cinema, eccellente uomo da set, straordinario direttore della fotografia, inventivo e prolifico regista.

La struttura del documentario č classica, con immagini di repertorio alternate a tante interviste, a sua figlia e a molti suoi collaboratori, ma anche al suo grande fan Eli Roth, che con pių forza di tutti lo celebra e prova a inserirlo nella Storia del cinema, nonostante quella deriva nel porno, forzato da esigenze economiche negli ultimi anni di vita, che per molti sono stati invece un alibi per dimenticarlo.

Il documentario mostra tante immagini dai tantissimi film da lui realizzati in carriera, regala al pubblico infiniti aneddoti divertenti e curiosi da un'epoca certamente irripetibile e anche un po' rimpianta, ma soprattutto aiuta a costruire il ritratto di un uomo che "respirava cinema", che troppo poco č stato ricordato e che finalmente, grazie a questo progetto, viene rivalutato.

06/09/2021, 00:01

Carlo Griseri