L’Architecture Film Festival di Rotterdam ha scelto l’italiano “Venezia Altrove” come film d’apertura per la sua edizione 2021, dedicata quest’anno al tema More Than Houses.
Ultimo film del regista e antropologo Elia Romanelli, “Venezia Altrove”, prodotto da DocArt e distribuito da Taskovski Film, sarŕ proiettato in anteprima internazionale mercoledě 6 ottobre presso il Theater Zuidplein di Rotterdam.
All’interno del Festival, dove arte e architettura dialogano per creare un dibattito aperto sui temi contemporanei del vivere quotidiano, Romanelli porta un’eclettica riflessione sulla natura di una cittŕ.
Mentre Venezia sprofonda sotto il peso di un turismo di massa e acque alte eccezionali, il regista ha viaggiato in Europa alla ricerca di luoghi remoti che prendono il nome di Venezia. Luoghi i cui abitanti hanno un desiderio silenzioso di visitare un giorno la cittŕ lagunare che non hanno mai visto.
Nello stile di Le Cittŕ Invisibili di Italo Calvino, Romanelli pone la domanda: come vive una cittŕ nel nostro immaginario? Con immagini ricercate e storie selezionate nell’arco di quattro anni, “Venezia Altrove” apre un dialogo con lo spettatore sull'impatto culturale di un luogo, sul potere dell'immaginazione e sulla tragedia della perdita. Per una cittŕ come metafora della vita e il sogno come ultima fuga in un mondo sempre piů globalizzato.
“Il rischio implicito di diventare un cittŕ icona č lo svuotamento di senso di chi č premiato a simbolo di un territorio” commenta il regista “Il viaggio di questo film vuole essere una possibilitŕ iconoclasta, alla ricerca di ridisegnare Venezia a prescindere da Piazza San Marco, dal Ponte di Rialto e dalla gondola nera che scivola nei canali verdi”
Specializzato in documentari d'arte, Romanelli prende parte anche al Film & Architecture Studio, lezioni aperte per gli studenti di tutto il mondo organizzate all’interno di AFFR e coordinate dall'architetto e filmmaker Jord de Hollander, in cui tratterŕ i temi del film e dei suoi lavori precedenti, in particolare il suo lavoro sull’architetto Tobia Scarpa.