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Note di regia di "Vincenzo Nibali - Il 7° Campione"


Note di regia di
Vincenzo Nibali è un modello: e questo non perché sia ‘solo’ un campione che ha vinto così tanto, ma perché è la sua mentalità ad averlo reso tale: la sua famiglia, la sua cultura, la sua innata voglia di vincere, la sua capacità tanto spontanea quanto genuina di essere uno stratega capace di unire tatticismi sofisticati ad energia e potenza.
Il nostro film, quindi, è un’occasione e forse perfino un piccolo alibi per esplorare insieme a lui il mondo, l’universo familiare e di amicizie, che ha generato uno dei più grandi campioni di sempre del ciclismo europeo.
In questo senso, il viaggio intorno a Messina, il piccolo tour siciliano che raccontiamo, diventa l’occasione, solo in apparenza lieve, per ripercorrere una vita intera dedicata al ciclismo sì, ma soprattutto alla sua passione. Perché è questa è soprattutto la nostra storia. Un bambino che viene misteriosamente ‘contagiato’ dalla passione del padre che lo educa, lo segue, lo incoraggia e che lo aiuta a fare diventare lo smilzo ragazzino che se ne va sui colli messinesi con gli amici in bici, uno dei più grandi ciclisti della storia italiana: un modello di stile, di eleganza sportiva, ma anche un uomo che vince grazie ai valori di cui si è fatto portatore e che – non solo metaforicamente – gli hanno spianato la strada.
E’ quindi l’esempio altrui, di un campione come Marco Pantani ad avere generato a Sud, in Meridione, al di là dello stretto, in Sicilia quello che viene definito come ‘lo Squalo’.
Ed in effetti il paragone di spielberghiana memoria non è affatto fuori luogo se non fosse che l’idea di uno squalo in bici, faccia piuttosto sorridere anziché suscitare timore. Nibali, invece, ha una freddezza e una lungimiranza da grande “predatore della strada”, ma – al tempo stesso – una sensibilità e un’integrità antiche che lo rendono tanto affabile quanto “pericoloso” se si è un suo avversario sulla strada.
In questo senso, il nostro film è un’occasione unica e straordinaria per celebrare un grande talento, ma soprattutto per comunicare valori positivi a tutti i giovani che seguiranno e – come è giusto sia nello sport – proveranno a battere le sue gesta, la sua mentalità, il suo essere un esempio di uomo del Sud formatosi al Nord, diventato l’emblema sportivo, ma non solo di possibilità di cambiare. Perché quella di Vincenzo Nibali è una storia di cambiamento, non di riscatto. E’ un uomo ed uno sportivo che ha scelto un altro paradigma di sfida e di mentalità, grazie a suo padre, alla sua famiglia e al meglio che la Sicilia umanamente e sportivamente poteva offrire. Vincendo, vincendo ancora e ancora. Perché questa è la storia di Vincenzo Nibali: quella di un campione ancora giovanissimo da cui tutti, anche quelli che non sanno pedalare, possono imparare tanto. Circondato dall’affetto e dalla stima di famigliare amici raccontiamo la strana storia di Vincenzo Nibali, diventato il settimo campione della storia del ciclismo mondiale anche grazie ad un papà un po’ sovrappeso che - grazie al regalo della moglie - si è dedicato alla bicicletta diventando un super appassionato…
Quando si dice il destino…

Marco Spagnoli