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locandina di "Trieste: la Contesa"

Cast

Con:
Comandante De Visentini del Porto Vecchio di Trieste
Don Ugo Bastiani (Parroco di San Giovanni sul Timavo da dove partirono per l’evangelizzazione dei popoli slavi)
Andrea Segrè (II) (Professore universitario – Nipote del fondatore della doxa)
Barbara Fornasir (Architetto)
Paolo Rossi (Attore, allievo di Giorgio Strehler)
Elena Marco (Giornalista di origine ungherese, del Piccolo di Trieste)
Pino Roveredo (Scrittore triestino, Premio campiello 2005)
Mauro Covacich (Scrittore triestino)
Miram Kosuta (Scrittore e traduttore di lingua slovena)
Raul Pupo
Alessandra Tribuson (Guardia forestale)
Lucio Ulian (Guardia forestale)
Giorgio Rossetti (Politologo e Parlamentare europeo del PCI negli anni della cortina di ferro)
Mario Cerne (Libraio – proprietario della Libreria Umberto Saba, figlio del Cerne che aiutò Saba, rilevando la proprietà della libreria, dopo che vennero promulgate le leggi razziali)
Marija Mitrovic (Professoressa universitaria di Lingua e letteratura Serba – comunità di grande rilievo culturale e numerico nella storia e nella attualità di Trieste)
Mauro Giacca (Direttore ICGEB – Centro di ingegneria genetica con fliali a Bombay e New York, vera punta di diamante della ricerca non solo italiana ma mondiale)
Mauro Moshe Tabor (Tabor – Comunità ebraica di Trieste)
Giuseppe Dell'Acqua (Collaboratore di Basaglia – psichiatra)

Soggetto:
Elisabetta Sgarbi

Sceneggiatura:
Elisabetta Sgarbi

Musiche:
Franco Battiato

Montaggio:
Andres Arce Maldonado
Elisabetta Sgarbi

Fotografia:
Andres Arce Maldonado
Elio Bisignani

Suono:
Pino Pischetola

Produttore:
Elisabetta Sgarbi

Interviste:
Eugenio Lio

Trieste: la Contesa


Regia: Elisabetta Sgarbi
Anno di produzione: 2012
Durata: 60'
Tipologia: documentario
Genere: storico
Paese: Italia
Produzione: Betty Wrong, Rai Cinema
Distributore: n.d.
Data di uscita: n.d.
Formato di proiezione: DV, colore e bianco/nero
Titolo originale: Trieste: la Contesa

Sinossi: A partire dal 1719 che Trieste inizia a giocare un ruolo importante come luogo di scambio tra l’Europa centro - orientale (l’Impero asburgico) e il Mediterraneo; come porto dell’Impero. In due secoli diventa crocevia di scambi culturali e commerciali.
Con il crollo del’Impero asburgico e l’adesione – di certo drammatica e in parte lacerante¬- all’Italia con la guerra del 15/18, Trieste inizia la sua odissea. Passa di mano in mano, vivendo sulla sua pelle il travaglio di un clima d’odio strisciante e crescente: il fascismo che si è scagliato prima contro la popolazione di lingua slovena, poi contro gli ebrei; la dominazione, tanto breve quanto lacerante, della Jugoslavia; gli americani e la linea Morgan tracciata arbitrariamente; l’esodo istriano. Trieste – caduto l’Impero Asburgico – per la sua posizione, è stata una città contesa.
E ancora deve fare i conti con questa sua identità plurima e conflittuale. Che però, forse, potrà essere anche la fonte del suo riscatto

Sito Web: http://

Ambientazione: Trieste

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