Sinossi *: Molti anni fa nel paese di Satriano di Lucania alcuni uomini usavano ricoprirsi d’edera fino a diventare irriconoscibili, erano i romiti, uomini – albero, espressione di un antico culto arboreo, risalente al Medioevo. Camminavano con un bastone, al quale era legato un ramo di pungitopo o di ginestra e bussavano alle porte delle case per ricevere elemosina. Con il tempo il romito è diventato una maschera tra le tante, lentamente dimenticata dalle nuove generazioni.
"Alberi" è una cine-istallazione che gioca con il passato e con il presente; attraverso la macchina da presa, trasforma in realtà qualcosa che era sprofondato nella dimensione non materiale della memoria.
Dal passato al presente, dalla finzione alla realtà, dall’invisibile al visibile, dalla memoria al cinema, "Alberi" rompe la dimensione del tempo, dando vita a un ciclo infinito.
Note:
L’origine del progetto
Il romito, uomo-pianta al centro di quello che deve essere considerato un rito arboreo (tra l’altro particolarmente affascinante, anche nel panorama europeo dei green men), sopravvive solo nella memoria dei lucani, è parte della loro identità e ancor più profondamente della loro “mentalità”. È simbolo di una terra che ha origine dai boschi (Lucania deriva da lucus, bosco) e che, per la sua stessa conformazione geografica, realizza di continuo, a vari livelli, la fusione fra umano e vegetale. Figura interiorizzata, maschera che si indossa ormai solo dall’interno, il romito rischia però di perdere la propria specificità, non essendo più tramandato, come prassi, di generazione in generazione. La nostra curiosità per questo rito in via di estinzione si è dunque incontrata con la necessità dei satrianesi di recuperarne tutta la concretezza, rendendo nuovamente visibile l’uomo-albero e la sua parabola; insieme a loro però, abbiamo deciso di dare visibilità non tanto ai dettagli storico-folkloristici di una tradizione, quanto alla sua ragion d’essere, al suo significato profondo, a quello che il romito ha rappresentato, nei secoli, nella mente del popolo che lo ha inventato.