Fondazione Fare Cinema
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locandina di "Alberi"

Cast


Soggetto:
Michelangelo Frammartino

Sceneggiatura:
Michelangelo Frammartino

Montaggio:
Benni Atria

Costumi:
Gabriella Maiolo

Scenografia:
Gabriella Maiolo

Effetti:
Ita Zbroniec-Zajt

Fotografia:
Ita Zbroniec-Zajt

Suono:
Simone Paolo Olivero
Paolo Benvenuti (II)
Ansgar Frerich
Eric Guerrino Nardin (Assistente Sound Design)

Produttore:
Gregorio Paonessa (Vivo film)
Marta Donzelli (Vivo film)
Andres Pfaeffli (Ventura Film)
Elda Guidinetti (Ventura Film)
Philippe Bober (Essential Filmproduktion)
Federica Maria Bianchi (Snaporazverein)

Assistente alla Regia:
Bruno Di Lecce

Alberi


Regia: Michelangelo Frammartino
Anno di produzione: 2013
Durata: 28'
Tipologia: documentario
Genere: sperimentale
Paese: Italia/Germania
Produzione: Vivo film, Ventura Film, Essential Filmproduktion, Snaporazverein; in collaborazione con Rai Cinema, Cinecitta' Luce
Distributore: n.d.
Data di uscita: n.d.
Formato di proiezione: HDV, colore
Ufficio Stampa: Emanuela Genovese
Vendite Estere: Coproduction Office
Titolo originale: Alberi
Altri titoli: Trees

Sinossi: Molti anni fa nel paese di Satriano di Lucania alcuni uomini usavano ricoprirsi d’edera fino a diventare irriconoscibili, erano i romiti, uomini – albero, espressione di un antico culto arboreo, risalente al Medioevo. Camminavano con un bastone, al quale era legato un ramo di pungitopo o di ginestra e bussavano alle porte delle case per ricevere elemosina. Con il tempo il romito è diventato una maschera tra le tante, lentamente dimenticata dalle nuove generazioni.
"Alberi" è una cine-istallazione che gioca con il passato e con il presente; attraverso la macchina da presa, trasforma in realtà qualcosa che era sprofondato nella dimensione non materiale della memoria.
Dal passato al presente, dalla finzione alla realtà, dall’invisibile al visibile, dalla memoria al cinema, "Alberi" rompe la dimensione del tempo, dando vita a un ciclo infinito.

Sito Web: http://

Ambientazione: Armento (PZ)

"Alberi" è stato sostenuto da:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) (Interesse Culturale - Seconda Sessione 2012)
Sensi Contemporanei Cinema e Audiovisivo
Medienboard Berlin-Brandenburg
Regione Basilicata (Azienda di Promozione Territoriale)
Ente Parco dell’Appennino Lucano, Val d’Agri, Lagonegrese
Lucana Film Commission
Comune di Armento
Comune di Satriano in Lucania


Note:
L’origine del progetto
Il romito, uomo-pianta al centro di quello che deve essere considerato un rito arboreo (tra l’altro particolarmente affascinante, anche nel panorama europeo dei green men), sopravvive solo nella memoria dei lucani, è parte della loro identità e ancor più profondamente della loro “mentalità”. È simbolo di una terra che ha origine dai boschi (Lucania deriva da lucus, bosco) e che, per la sua stessa conformazione geografica, realizza di continuo, a vari livelli, la fusione fra umano e vegetale. Figura interiorizzata, maschera che si indossa ormai solo dall’interno, il romito rischia però di perdere la propria specificità, non essendo più tramandato, come prassi, di generazione in generazione. La nostra curiosità per questo rito in via di estinzione si è dunque incontrata con la necessità dei satrianesi di recuperarne tutta la concretezza, rendendo nuovamente visibile l’uomo-albero e la sua parabola; insieme a loro però, abbiamo deciso di dare visibilità non tanto ai dettagli storico-folkloristici di una tradizione, quanto alla sua ragion d’essere, al suo significato profondo, a quello che il romito ha rappresentato, nei secoli, nella mente del popolo che lo ha inventato.


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