Sinossi *: Un viaggio inconsueto, un sopralluogo nei maceri delle pellicole in cui la creatività, l’arte e i sogni si misurano a chili e dove i film muoiono. Il racconto di un processo di distruzione in grado di eliminare 800 pellicole al giorno, 250.000 all’anno, il cui valore si riduce a “due dollari al chilo”. Dunque, 40 dollari per un film, per due ore di cinema che magari hanno cambiato la nostra vita. Il viaggio ha inizio nel 1949, anno in cui Luigi Comencini realizzò un breve documentario: Il museo dei sogni. Allora il regista, andando a filmare i maceri delle pellicole, indagava su un “rimosso” del cinema ponendo con fermezza l’accento sulla necessità degli archivi filmici.