Sinossi *:
13 luglio 1944. Gianni Missana, un ragazzino di quindici anni, viene impiccato nel suo paese, Valeriano.
Poco prima, a Spilimbergo, la stessa sorte tocca al diciannovenne di Castelnovo Primo Zanetti.
La storia ricostruisce in maniera dettagliata gli eventi che condussero a tale tragico epilogo.
Gianni non aveva nulla a che fare con i partigiani, anche se ogni tanto andava fino a Castelnovo a portare dei biglietti che gli consegnava una ragazza di Valeriano, la Rica.
Lui non era una staffetta, lo faceva solo per guadagnarsi delle sigarette.
I primi giorni di luglio, mentre Gianni stava chiacchierando con un gruppo di amici sotto un porticato, arrivarono la Rica ed una sua cugina, insieme a due tedeschi.
Lei chiese a Gianni di accompagnare le sue SS da Primo, che li avrebbe presi in consegna e accompagnati dai partigiani, dato che le stesse, avevano detto di voler disertare ed unirsi ai partigiani. La prima risposta del ragazzo fu negativa, ma quando gli offrirono delle sigarette decise di andarci. E così fu.
Ma i tedeschi erano in realtà delle spie. Dopo aver visto alcune casere in cui stavano i partigiani riuscirono a scappare. In seguito arrestarono e torturarono tutte le persone che li avevano aiutati a “disertare”.
La Rica, che finì in campo di concentramento in Germania e a cui bruciarono la casa, Gianni e Primo che furono impiccati. La storia viene narrata da Gianni in prima persona e comincia dalla fine, ripercorrendo con dei flashback, i momenti di vita quotidiana del giovane, della sua famiglia, dei suoi borghi, dei suoi valori, e delle sfortunate vicende e coincidenze che lo condussero al patibolo.
Un film storico-biografico, commovente e poetico, dove la civiltà rurale e contadina del periodo viene fotografata attraverso un “bianco e nero” capace di suscitare intense emozioni, ponendo forti spunti di riflessione sul nostro passato e il presente. Traspare fortemente da quest’opera la volontà di sostenere che non è vero che la “Grande Storia” succede sempre altrove, che non è vero che gli individui non contano, ma al contrario che in ogni piccola vita, per quanto misera, per quanto insignificante, ci siano accadimenti, emozioni, sentimenti, sogni e delusioni.
E soprattutto che non è la “Grande Storia” a conferire significato alle singole vite, semmai il contrario.
Un film girato interamente fra la Val Cellina e la Val Tramontina, con la maggior parte delle riprese realizzate a Erto e Casso, paese di montagna di antiche origini e noto alla storia per la tragedia del Vajont.
Uno scrigno di location storiche e rurali che ben si prestavano ad arricchire il valore intrinseco dell’opera.

Cast

Interpreti:
Andrea Mazzoli (Gianni Missana)
Piergiorgio Giacomello (Primo Zanetti)
Giovanni Venier ("Merico", Americo Franz)
Ivan Vadori ("Micheluti", Michele Di Michiel)
Flavio Rover
Fernando Gerometta
Narcisio Levan
Oltre 100 attori Locali Non Professionisti

Soggetto:
Fabio Garzitto

Sceneggiatura:
Fabio Garzitto

Musiche:
Diego Todesco
Marco Giardina

TRAILER

FOTO


Libri


Libro sul film "":
"E io sono tuo figlio Gianni"
di Fabio Garzitto, 144 pp, Olmis, 2008
prezzo di copertina: 8,00



Note:
La versione finale del film ha una durata di circa 80 minuti (con una ridotta a 55 per le televisioni).
Il progetto è nato soprattutto come film televisivo, preferendo la forma fiction piuttosto che il documentario, per raccontare in un modo diverso, una piccola storia che dovrebbe far riflettere molto ad ampio raggio.
Perciò è stato deciso di girare l’opera in italiano con solo qualche accenno alla lingua friulana.
L’ambizione di trasmetterlo attraverso molte televisioni nazionali è la finalità principale della futura distribuzione, soprattutto per i messaggi contenuti all’interno di questa triste storia.
Il film avrà una particolare distribuzione anche in sala in collaborazione con Microcinema Srl Torino, un’etichetta on demand che cura oltre 60 schermi digitali sul territorio nazionale e che sostiene soprattutto opere indipendenti e realizzazioni di carattere storico.
Senza dimenticare la distribuzione DVD nelle videoteche della Regione Friuli Venezia Giulia e attraverso un rilevante.abbinamento editoriale.

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