UN AMORE - La nuova serie Sky dal 16 febbraio

Come fa un amore a sopravvivere nel tempo? Si può amare in una sorta di mondo a parte senza mai vedersi e con la promessa di scriversi per tutta la vita? Così lontani e così vicini. "Un Amore" parla di lettere segrete e sliding doors (magnifica la sequenza delle porte girevoli con i due protagonisti che finalmente si incontrano in un hotel da adulti), desideri inconsci (Per quanto andiamo lontano non ci perdiamo mai) e del tempo che passa, cambia e consuma la bella serie diretta da Francesco Lagi, ambientata a Bologna e creata da Accorsi con Enrico Audenino.

Un amore lungo una vita, nato alla fine degli anni ’90 da un incontro casuale su un treno Interrail in viaggio verso la Spagna e soffocato negli anni a venire- forse inutilmente- da convivenze che nascondono rivoli d’infelicità e pietose bugie per non ferire gli altri partner. Con quegli scritti a distanza che tengono viva la fiammella del desiderio di un amore che non è mai stato e che per questo non può finire. Con due linee temporali distinte che finiscono per fare di questo Un amore un vero e proprio puzzle sentimentale.

“Raccontare l’amore è una delle cose più difficili. In quelle cinque lettere si racchiudono mille storie mai uguali tra di loro. Non si ha nulla di certo su cui appoggiarsi in fase di scrittura e bisogna obbligatoriamente affidarsi alle sensazioni. Il nostro è stato un bel lavoro di squadra” dice Stefano Accorsi che firma la sceneggiatura con Audenino, Lagi, Teresa Gelli e Giordana Mari. “Volevamo mescolare presente, passato e proiezioni future attraverso dimensioni temporali parallele che convivono nei due protagonisti. Quello di Alessandro e Anna (da giovani Luca Santoro e Beatrice Fiorentini) è un amore fuori sinc, con l’imperfezione che porta all’assoluto”. “Anna è una dolcissima bugiarda divisa tra due uomini” afferma Micaela Ramazzotti “e il suo amore per Alessandro è scritto come un diario. Oggi siamo abituati alla velocità e al controllo totale e soffocante ma è bellissimo ricevere una lettera, pensare alla fatica che si fa a scriverla, al peso delle parole e al potere dell’attesa nel riceverla. I due protagonisti della serie riescono a pensarsi di continuo senza vedersi e mentre Anna guarda il suo nuovo compagno (Alessandro Tedeschi) che negli anni gli ha dato un figlio, lei pensa ad Alessandro”.

Sulle scene di sesso, presenti nella serie, Accorsi spiega che “la sessualità aiuta a scoprire la nostra parte nascosta e profondamente atavica. Il desiderio è incontrollabile ed è rivelatore di ciò che siamo. Le nostre sono scene narrative, che aiutano a comprendere il cambiamento che avviene in Alessandro e Anna negli anni”. Abituata ad emozionare con personaggi di donne emotivamente fragili, Micaela Ramazzotti riesce nell’impresa artistica anche stavolta riuscendo a sfuggire miracolosamente alla consuetudine del ruolo. “In realtà li scelgo bene” confessa l’attrice romana “mi sforzo di trovare personaggi che mi appassionano senza costruirli troppo e puntando forte sulla naturalezza. Mi piace, lo faccio da sempre e mantenere questo fervore significa continuare a fare il mio mestiere con passione”.