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FELA IL MIO DIO VIVENTE - Il mito dell'afrobeat


Daniele Vicari racconta Fela Kuti attraverso la vita e le immagini di Michele Avantario, morto prematuramente nel 2003


FELA IL MIO DIO VIVENTE - Il mito dell'afrobeat
Daniele Vicari ci racconta l'avvincente storia di Michele Avantario e la sua passione per il cinema, per la musica e soprattutto per l'Africa.

Michele ha un sogno, vuole realizzare un film su Fela Kuti, il suo idolo musicale che ha inseguito da anni. Questo documentario suona, balla, fuma, ama, viaggia, sa di Africa, di politica, di impegno degli anni 70 e ci parla anche di colonialismo culturale e musicale. Fela Kuti ha rappresentato l'icona dell'afrobeat, un rivoluzionario. Come attivista si impegnò contro la corruzione e gli abusi delle dittuature del suo paese, la Nigeria.

Col tempo oltre ad affermarsi globalmente come artista e performer, divenne un capo spirituale ed una guida della comunità di Kalakuta nella città di Lagos. Purtroppo il sogno di realizzare il film si infrange dopo quindici anni di vita intensi di Avantario (morto prematuramente nel 2003), che nato sperimentatore e video artista delle Estati romane, organizzate dal mitico Renato Nicolini , diventa finalmente amico personale del grande musicista nigeriano, scomparso nel 1997.

Il film è tutto realizzato con le immagini documentaristiche girate dallo stesso Avantario, durante i mille viaggi a Lagos, tra peripezie, amori, chili di erba, problemi produttivi e ripensamenti. E' proprio Vicari oggi che chiude il film, rimontando questo prezioso materiale, aiutato da un testo intenso ed emozionante interpretato da Claudio Santamaria.

Vicari è entrato a conoscenza dello straordinario materiale (oltre 20 ore di girato e moltissime fotografie) grazie alla vedova del cineasta, Renata Di Leone, produttrice con Giovanni Capalbo del film con Fabrique, Luce Cinecittà e Rai Cinema.

19/03/2024, 09:23

Duccio Ricciardelli